Nessuna sfiducia a Casini ma il Pd mette i paletti

Nessuna sfiducia. Ma neanche una fiducia in bianco. L’assemblea comunale di Bagno a Ripoli ha deciso di non lasciare il Comune nelle mani di un commissario, a 18 mesi dalla scadenza. Il passaggio di Francesco Casini a Italia Viva, dopo due elezioni a sindaco sotto il Pd, ha scosso i membri locali del partito e messo i tre assessori e i 9 consiglieri dem in imbarazzo. E non solo loro: anche vari sindaci Pd del territorio starebbero valutando il da farsi, dato che Casini in questi anni ha ottenuto incarichi di prestigio pure in virtù della sua appartenenza politica. Matteo Renzi lunedì sera a Firenze per la presentazione del suo libro, alla presenza del neo iscritto Casini, ha minacciato: "Se il Pd lo sfiducia a Bagno a Ripoli, veniamo via da tutti i Comuni della provincia". Proprio negli stessi minuti il Pd ripolese era in assemblea e votava con 18 sì, 5 contrari e 2 astenuti il documento di sintesi politico-programmatica presentato dal segretario comunale Edoardo Ciprianetti. Con all’interno "condizioni precise per la prosecuzione dell’attuale mandato amministrativo", subordinandola "a una puntuale e costante verifica con le altre forze della maggioranza".

Casini continuerà a fare il sindaco se metterà sotto costante esame - in continuo bilico tra "fiducia sì, fiducia no" - l’operato di governo "del quale non potrà più essere esclusivo protagonista", sottoporrà ogni decisione amministrativa preventivamente a giunta e consiglio e darà ad assessori o consiglieri Pd le deleghe che ha tenuto per sé, ossia bilancio, polizia municipale, sanità e rapporti con la Metrocittà. Il sindaco potrebbe accettare di cedere il bilancio al vice Pd Paolo Frezzi. Ma è una delega più tecnica, in questo momento storico in cui Il Pnrr obbliga all’approvazione dei bilanci in tempi stretti. Proprio sui bilanci si giocano per lo più le carte fiduciasfiducia di un’amministrazione. Tutto rientrato in vista del 2024 dunque? Sicuramente le acque son più calme, ma Ciprianetti ribadisce: "Di scontato non c’è niente: le condizioni per andare avanti si potranno verificare solo in un confronto diretto. Nessuna delega in bianco".

Manuela Plastina

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