REDAZIONE FIRENZE

Nel nome del padre: Domitilla Gucci

"Un’idea partita quasi per caso, dopo l’esperienza con la House of Florence, fondata da mio padre negli anni 90. Poi ho deciso, su insistenza di Chiara Manfredi amica e compagna d’avventura, di far tesoro di quell’ importante patrimonio costituito da storia familiare, know how, conoscenze dirette, gusto e aria respirata fin dalla mia nascita". Così Domitilla Gucci: figlia e nipote di una delle famiglie simbolo dell’eleganza fiorentina e italiana nel mondo. E così è nato Do’C, brand che prorprio lei ha creato insieme all’amica: il fil rouge è l’idea della fiction di Cinzia Th Torrini, "Pezzi unici": riscoprire talento, passione, studio arte e artigianalità creando in questo caso una linea di borse che enfatizzino la cultura di un lavoro manuale in via di estinzione. "Il nostro credo è valorizzare qualità e tradizione – spiega Gucci – . La mia infanzia l’ho vissuta nell’azienda di famiglia, una presenza forte che ha influenzato la mia vita. Le figure di mio nonno Aldo e di mio padre Roberto sono ancora vive in me, da loro ho imparato l’importanza del rapporto con le persone. L’amore e il rispetto per il bello e le cose ben fatte sono testimonianza di lavoro, dedizione e accuratezza". E poichè le belle cose sono destinate non passare di moda, ecco l’idea di realizzare con tecniche, materiali e lavorazioni particolari, modelli di borse che coniugassero gusto con aspettative. Do’C: il nuovo brand fiorentino di produzione indirizzata ad un mercato con la cultura nel cuore.

Titti Giuliani Foti