EMANUELE BALDI
Cronaca

Nel cantiere maledetto. Calderone: più ispettori: "Pronti a discutere di omicidio sul lavoro"

La ministra annuncia una stretta. L’ipotesi: nuovo reato per gli infortuni mortali. La proposta del dem Scotto: "Patente a punti anche per le aziende edili".

Nel cantiere maledetto. Calderone: più ispettori: "Pronti a discutere di omicidio sul lavoro"

"La mia presenza qui è per dire che il governo c’è ed è sensibile a questo tema. Quello della sicurezza sul lavoro non è una materia di contrapposizione politica, ma invece bisogna ricercare un dialogo che consenta a tutti di dare il meglio su questo".

La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, arriva a Firenze poco dopo l’una di una domenica assolata, scende dall’auto blu, impugna un mazzo di fiori bianchi e, in un silenzio che fa a cazzotti con il cielo azzurrissimo, si avvia verso il ventre polveroso dello scheletro con le ossa rotte del cantiere Esselunga di via Mariti, nel popoloso quartierone di Rifredi, crinale nord della città.

Da qui a pochi secondi toccherà con mano i perimetri della più grossa tragedia sul lavoro del dopoguerra fiorentino, in una macedonia di macerie che ancora (le speranze di un miracolo sono state tacitamente archiviate) nascondono agli occhi attoniti della gente il corpo del quinto operaio travolto e sepolto dal calcestruzzo venerdì mattina alle 8.52, quando il distacco di una maxi trave ha innescato una serie di crolli a catena che hanno seminato sangue e morte.

Calderone si trattiene una mezz’ora poi, scortata dal sindaco Dario Nardella e dal governatore toscano Eugenio Giani, esce dal cantiere e, davanti ai flash dei fotografi, annuncia una stretta, imminente, sulla questione cantieri. "Per quanto riguarda gli ispettori sul lavoro, soprattutto con riferimento agli ispettori con qualifica tecnica, nel corso del 2023 hanno preso servizio circa 850 nuovi ispettori con tale caratteristica" e "ciò consentirà all’Ispettorato nazionale del lavoro la possibilità di aumentare il numero delle ispezioni sulla sicurezza del 40%". Poi la promessa: "È evidente che se c’è da incrementare il numero degli ispettori e scorrere le graduatorie è una delle cose che chiederò in Consiglio dei ministri".

Ma il tema non è caldo, è letteralmente bollente, almeno oggi, almeno a queste latitudini in una città che tre giorni fa, si è svegliata con la morte sotto le finestre. E allora forse serve qualcosa in più, così il ministro Calderone non chiude la porta, anzi sembra proprio volerla tenere aperta a un un ipotetico inserimento, nel quadro normativo, del reato di omicidio sul lavoro. "Noi valutiamo tutto quello che serve per rendere più incisiva l’azione nel contrasto a tutte le forme di irregolarità – promette Calderone –. Nel lavoro, abbiamo già un sistema di sanzioni che attengono alle fattispecie dell’omicidio colposo, ma se sul tema della sicurezza è necessaria una ulteriore riflessione, non abbiamo preclusione".

E ai sindacati che denunciano un sistema di subappalti che sarebbe stato presente nel cantiere di Firenze risponde: "In questo momento bisogna guardare a ciò che è successo con grande rispetto. Noi faremo e stiamo facendo tutti i controlli necessari – conclude la ministra –. Certamente se c’è da intervenire anche per rendere ancora più incisiva la norma, questo si farà perché la mia presenza qui è per dire che il governo c’è e non ci sottraiamo a questo tema".

Da registrare che nella giornata di ieri il capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto, è tornato alla carica sulla questione sicurezza, chiedendo "l‘estensione della patente a punti in tutti i cantieri". Perché "se fosse stato introdotto" questo strumento "in materia appalti e subappalti nell’edilizia l’azienda Aep, Attività edilizie pavesi, che era già stata responsabile degli incidenti nel cantiere Esselunga di Genova, non avrebbe potuto lavorare come committente del cantiere fiorentino".