REDAZIONE FIRENZE

Nel 2020 dimezzate le presenze turistiche Irpet: Versilia peggio di altre località marine

L’Irpet ha presentato la rilevazione sulle presenze turistiche alberghiere in Toscana nel 2020, primo anno di pandemia Covid. La Toscana ha dimezzato i turisti rispetto al 2019, e altrettanto è accaduto alla Versilia che pure già nel 2019 aveva avuto un tracollo strutturale.

In termini di ambiti turistici, l’area fiorentina segna un -80,7 per cento, la più penalizzata, -e c’è un -69,1 per la piana di Lucca. Le presenze nel Chianti arretrano del 67,3 per cento, del 61,4 a Prato, del 60,5 nel Mugello, del 61,2 in Garfagnana e media valle del Serchio, legata la turismo americano e inglese che gravita su Lucca, e poi ancora -57,1 per cento per la Valdichiana senese, -55,3 per le Terre di Siena, -53,8 per Valdelsa ed Etruria Volterrana. Tutti territori frequentati in gran parte da stranieri. Al contrario hanno retto meglio le aree maggiormente frequentate da italiani: -25,1 per cento per la Maremma, -25,6 per la riviera apuana, -30,2 per la Costa degli Etruschi e l’Elba, mentre il calo è più profondo in Versilia con -50,5 per cento. La Regione sembra non considerare che le località di mare, offrendo vacanze all’aperto, hanno sofferto meno delle città d’arte, come del resto sta avvenendo questa estate. Ma rispetto al resto della Costa, la peggio è andata in Versilia. Non sono state rilevate le presenze extra alberghiere. Il calo degli italiani negli hotel è stato del 41%, degli stranieri -83,2%.