
La band a tu per tu per lanciare la data del 19 ottobre al Mandela: "Il pubblico qui è incredibile. Ricordiamo il live alla Flog prima di Sanremo. La polemica su Elio Germano? Ha ragione lui".
di Lorenzo Ottanelli
" ci ha sempre accolto in maniera incredibile. Il pubblico qui brucia forte, c’è sempre un’esplosione incontenibile". Iniziano così Giuliano Sangiorgi e Danilo Tasco a presentare la data fiorentina del nuovo tour autunnale dei Negramaro. L’appuntamento per tutti i fan è, infatti, il 12 ottobre al Mandela Forum con i biglietti che si possono già acquistare su www.ticketone.it. La band che da oltre vent’anni porta il rock in giro per l’Italia e nel mondo è pronta a calcare di nuovo il palco del palazzetto, dopo la loro ultima data in città, nel 2019. Un legame forte quello con , perché, dice Sangiorgi "è stata una delle prime città a credere in noi, insieme a Bologna e Roma. Qui ci siamo esibiti prima del primo Sanremo e alla Flog abbiamo fatto uno dei primi sold out".
Un revival dei primi anni, quello che ha aperto la presentazione della data autunnale, in quei club che erano importantissimi, che dimostravano quanto lavorare fosse rilevante per raggiungere un palco come Sanremo giovani, che li ha fatti decollare con ‘Mentre tutto scorre’. Da quel 2005 tanti i successi, tante le date che hanno permesso ai Negramaro di diventare quello che sono oggi, con all’attivo una collaborazione con i One Republic e una, all’interno dell’ultimo disco, con i Kaelo. Un successo dietro l’altro da gustare live al Mandela, insieme ai brani dell’ultimo album, quel ‘Free love’ che li vede in compagnia, tra gli altri, di Elisa, Jovanotti, Aiello, Tiziano Ferro e Fabri Fibra. E chissà se troveremo qualcuno di loro sul palco.
"Sarà una sorpresa anche per noi – afferma il frontman del gruppo –, perché spesso non prepariamo i momenti con gli ospiti, come quando condividemmo il palco con Pino Daniele o con Jovanotti". Giuliano Sangiorgi ha anche la risposta a questa sua tendenza a invitare artisti che sono andati a salutarli o a vederli, "sarà la terronia", scherza, "perché poi metti in difficoltà tutti". Insomma, un grande spettacolo, tutto da scoprire, dove "la sorpresa non mancherà come non è mai mancata", ripetono. Una festa, che si svolgerà quest’anno nei palazzetti, "il luogo migliore, che è nato per lo sport, ma che è perfetto per la musica" dicono i Negramaro, che spiegano: "È la giusta misura, hai un grande pubblico, ma puoi proporre brani che non sono hit". Una carriera, quella dei Negramaro, che si è intrecciata con quella di tanti artisti, come Califano che con loro ha cantato al Circolo degli artisti di Roma. Passando per il ricordo di Gigi dei Planet Funk, che ieri mattina è venuto a mancare, "un vero maestro di vita" racconta Danilo Tasco, quando "poco dopo gli Mtv Awards ci disse di rimanere con i piedi per terra". E poi un omaggio a Francesco Nuti che "si merita l’Olimpo dei comici accanto a Troisi e Benigni", afferma Sangiorgi. Non sono mancati, poi, gli appelli. Il primo, per l’aiuto ai club, come la Flog (rimasta a lungo chiusa e che già il prossimo mese dovrebbe riaprire dopo anni di inattività), "dove ci piacerebbe tornare – dicono i Negramaro –. In tanti hanno chiuso, ma erano realtà importanti, permettevano gli incontri con i discografici. Ora mancano gli spazi piccoli. È qui che la politica deve investire, perché qui parte una cultura generazionale, qui si diventa adulti. Bisogna ripartire dalla cultura, con un sostegno vero, anche alle scuole, ai maestri e ai professori".
E il secondo sul dibattito su destra e sinistra, che ha preso piede dopo le parole del ministro Giuli su Elio Germano, Sangiorgi è sicuro: "Non c’è da appellarsi a nessuna ideologia partitica, Elio ha ragione. Ben vengano gli umani, che non hanno timore di parlare. Mi fa molta paura la disumanità. Oggi non ha senso il giusto a destra o lo sbagliato a sinistra". Perché, conclude Sangiorgi, "ci sono vite che si stanno spezzando e noi saremo stati complici. E allora cosa può togliere dire un "fermate i morti, fermate la guerra"?".