Firenze, 29 agosto 2023 – La querelle fra tassisti e Ncc a Firenze continua. A prendere la parola è l’associazione 8puntozero per voce del presidente Leonardo Frullini: “Pur essendo deprecabile il comportamento del collega Ncc – saranno le forze dell’ordine a stabilire le dinamiche dell’accaduto - siamo ad evidenziare come le organizzazioni sindacali dei taxi usino parole fuorvianti nel definire il collega “abusivo”; volendo strumentalizzare ciò che deve essere ancora accertato nei fatti, la parola abusivo ha un significato diverso da quanto scritto, ovvero “Che esercita un'attività senza averne il diritto o il titolo, o la regolare licenza” quindi, o il collega è un Ncc o è un abusivo, di fatto non può essere entrambi. Nell’articolo, si legge la seguente dichiarazione: "Mi trovavo in piazza Santa Croce e ho preso una corsa per piazza San Firenze. Parto, entro in via dell’Anguillara – racconta il tassista – e mi trovo davanti un ncc, che ormai conosciamo, con autorizzazione Prato 7, che stava scaricando i bagagli di alcuni suoi clienti. Lo esorto, più volte, ad andarsene, perché non può operare su Firenze e sta interrompendo un servizio pubblico” Assistiamo increduli ad una dichiarazione di una gravità inaudita (avallata di fatto dalle organizzazioni sindacali dei taxi) in merito alla possibilità di poter svolgere la professione di Nc, dal momento che un titolare d'impresa “esorta più volte ad andarsene” una differente impresa (con quale titolo ci chiediamo) appartenente alla stessa categoria del Trasporto Pubblico Non di Linea, “perché non può operare su Firenze e sta interrompendo un servizio pubblico”: siamo al delirio di onnipotenza che da tempo immemore colpisce i tassisti arrogandosi il diritto di poter dire chi può o non può lavorare. Oltretutto l’Ncc, al pari del servizio taxi assolve alla funzione di agevolare la mobilità tutelando al contempo interessi di valore primario quali, in generale, quello ambientale, del paesaggio, della salute e soprattutto quella della sicurezza della circolazione. Ciò perché il rilascio del titolo autorizzativo è prescritto solo in presenza di precisi requisiti professionali soggettivi, definendo così la normativa primaria, legge del 15.01.1992 n. 92 s.m.i, un regime volto a contemperare la massima libertà di circolazione delle persone con l’esigenza di sicurezza stradale. Invero sia la giurisprudenza di legittimità che amministrativa ha sancito che il servizio Ncc ha una utilità sociale. Motivo per cui un esercente Ncc non è un abusivo".
"Questo modus operandi dei taxi si protrae ormai da anni – prosegue la nota – ogni occasione è buona per denigrare la categoria Ncc, la quale invece evita di ingerire nell'altro settore. Il noleggio, avversato dal settore taxi, vorrebbe che fosse riformata equamente quella legge ormai desueta per i tempi moderni, che darebbe di fatto un miglior servizio all’utenza ed un beneficio al Paese essendo le imprese Ncc anche un bacino occupazionale; invece, anche nel 2019 abbiamo dovuto assistere ad una riforma di parte ottenuta dai tassisti con la compiacenza di una politica volutamente cieca (5 Stelle) e forse non solo, che una volta di troppo ha guardato l'interesse dell'intoccabile lobby tassista anziché quello nazionale tutelando così tutte le imprese e con queste tutti i cittadini. La verità è che i tassisti si spingono incontrastati verso la loro meta: eliminare definitivamente il servizio Ncc distruggendo tutte le imprese una dopo l'altra è così svolgere anche tale tipologia di servizio. Ormai la situazione è sotto gli occhi di tutti, si sprecano le trasmissioni tv e gli articoli sui media nazionali in cui viene accentato il potere incontrastato della lobby tassista anche sotto il profilo dell'iniquità fiscale visto che sono esentati anche dall'emettere lo scontrino fiscale”.
"Concludiamo – termina la nota – chiedendo il massimo rispetto della categoria Ncc e ricordando alle organizzazioni sindacali dei taxi di guardare prima in “casa loro” anche circa la regolarità del loro servizio prima di parlare di quello altrui, come altresì che Firenze e la Toscana sono piene di abusivi “veri”: si concentrino più su queste tematiche piuttosto che esprimersi con i soliti concetti inveritieri e fuorvianti su regolari imprese Ncc”.