
Silvano ed Elena Campeggi
Firenze, 22 marzo 2021 - Gran parte del “bottino“ con 132 disegni originali era già stato recuperato e riconsegnato il settembre scorso. Anche se all’appello mancavano ancora decine e decine di bozzetti, forse tra i più belli, certamente tra i più famosi, tra cui “Via col Vento“ con il bacio fra Rossella Rossella O’Hara e Rhett Butler, “Venere in visone“ con la seducente Liz Taylor o i cavalli imbizzarriti di Ben Hur. Ma i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale non si sono certo dati per vinti e sono riusciti a portare a casa un’altra parte del tesoro di Silvano Campeggi, detto Nano, scomparso nel settembre del 2019. Più di duecento opere erano state sottratte, forse a più riprese, dall’abitazione della vedova del grande cartellonista del cinema, Elena Campeggi, assistita dall’avvocato Marco Zanobini. Qualche giorno fa la bella sorpresa, con i militari dell’Arma che hanno riconsegnato altri cinquantadue dipinti, recuperati a casa dello stesso ex collaboratore dell’artista, accusato della sottrazione.
Fra le opere restituite ci sono decine di lavori per il mondo del cinema, realizzate da Nano tra il 1945 ed il 1972, ossia nel periodo in cui ha lavorato per tutte le più famose majors americane, e con i più grandi divi di Hollywood. Ma non erano scampati al furto neppure numerosi dipinti di altre serie importanti, come quella dei cavalli, quella dedicata a Napoleone, delle donne celebri, o delle battaglie, fra cui quella di Campaldino. E anche molti di questi dipinti sono ora tornati a casa.
Purtroppo la vicenda non è conclusa. E infatti le indagini vanno avanti. "I carabinieri hanno già fatto un gran lavoro, restituendo alla signora Elena più di cento pezzi del maestro di enorme valore – spiega Roberto Viale, il curatore dell’immenso archivio Campeggi – E siamo certi che verrà recuperata anche l’ultima parte delle opere scomparse, tra cui figurano ancora bozzetti di film indimenticabili".
La scoperta delle opere trafugate è avvenuta proprio durante il lavoro di riordino, catalogazione e archiviazione digitale del materiale conservato nell’abitazione del pittore. "Un progetto che è svolto per l’Università degli Studi di Firenze, con il contributo della Fondazione CR di Firenze – prosegue lo storico dell’arte – e che sta andando avanti, per ricomporre l’intero corpus del lavoro di Nano, davvero unico al mondo. All’appello mancano ancora trentadue bozzetti davvero importanti, di film come Via col Vento, Un Americano a Parigi, Cantando sotto la pioggia, La pantera rosa e tanti altri, Angeli con la pistola, Piangerò domani, Sansone e Dalida. Per non dire del celebre abbraccio sul tramonto rosso.
La speranza è che le opere rubate non siano già state immesse sul mercato, magari all’estero, complicando così la loro identificazione. "Certo è che non è stata autorizzata la vendita di alcuna opera del maestro – conclude Roberto Viale – e quindi chi si trovasse ad acquistare qualcuno di questi bozzetti molto probabile avrebbe a che fare con disegni o bozzetti di provenienza illecita".