REDAZIONE FIRENZE

Musei, ancora caos servizi. Il Tar ’congela’ l’appalto. Tutto rinviato a gennaio

Il Tribunale amministrativo rimanda la decisione sulla gara all’udienza di merito dopo Befana. La società vincitrice: "Attendiamo con fiducia e siamo pronti ad un passaggio sereno".

Lo sciopero dei lavoratori di Opera Laboratori impegnati agli Uffizi

Lo sciopero dei lavoratori di Opera Laboratori impegnati agli Uffizi

Non c’è ancora la parola fine all’annosa questione dei lavoratori che garantiscono i servizi (accoglienza, biglietteria e bookshop) per Uffizi, Direzione regionale musei Toscana e Opificio delle Pietre. Il Tar ieri era chiamato a pronunciarsi sulla querelle in corso in merito alla gara da 121 milioni di euro per cinque anni, aggiudicata il 27 agosto scorso – ma non ancora assegnata – a CoopCulture dopo il ventennale monopolio di Opera Laboratori Fiorentini, che vinse l’appalto per la concessione nel 1998 e, di proroga in proroga, ha gestito il servizio. Il tribunale amminsitrativo della Toscana rimanda tutto all’udienza di merito calendarizzata per l’8 gennaio prossimo "con impegno dell’amministrazione a non procedere nel frattempo alla stipula del contratto con Coopculture" precisa il tribunale riferendosi quindi agli Uffizi. Per adesso, quindi, Opera Laboratori Fiorentini – che al bando di gara è arrivata terza, dietro una società spagnola e a CoopCulture, la vincitrice – continuerà a gestire i servizi museali fino all’udienza dell’8 gennaio. E CoopCulture resta in attesa. "Aspettiamo le decisioni del Tar. Se saremo noi a prendere in mano i servizi museali garantiremo un cambio di appalto il più sereno possibile" dichiara Letizia Casuccio, direttore generale di CoopCulture, ribadendo concetti già spiegati a ’La Nazione’: "Garantiremo esattamente sia il contratto, sia l’integrativo, sia tutte le condizioni presenti nei singoli contratti dei lavoratori".

Oltre al fronte Uffizi, resta in stand by anche il fronte Accademia e Bargello. Anche in questo caso l’appalto dei servizi è in mano ad Opera Laboratori nonostante la revoca, arrivata l’estate scorsa, da parte del Mic, Ministero della Cultura. Il Tar, anche in questo caso, ha sospeso la revoca facendo proseguire il servizio "in continuità" ad Opera fino all’udienza pubblica del 5 marzo prossimo "per la trattazione della causa nel merito". La direzione generale Musei però è intenzionata a internalizzare i servizi. "La concessione in essere, avviata nel 1998, è scaduta nel 2013, dopo una serie di proroghe peraltro censurate da Anac e Corte dei Conti per ‘gravi criticità’", la direzione generale Musei crede che "la nuova gestione internalizzata tramite la società in house del ministero, Ales spa, stabilita dalla direzione del museo dopo due gare annullate dal Consiglio di Stato" sia "il necessario ripristino di una situazione di correttezza amministrativa".

In tutto questo prosegue lo stato di agitazione indetto dai lavoratori di Opera a fine settembre. I motivi sono ormai noti: "preoccupazione per il futuro lavorativo e la forte contrarietà per la crescente incertezza sull’effettivo mantenimento degli attuali livelli economici e normativi, compresi quelli stabiliti dalla contrattazione di secondo livello".