Firenze, 2 dicembre 2022 - Alla fine dell’estate nelle casse di Palazzo Vecchio erano entrati circa già 78 milioni di euro frutto di contravvenzioni d’ogni sorta – dal divieto di sosta alle preferenziali ’bucate’, dalle Ztl violate all’"incubo degli incubi" del 2022, i nuovi velox (velocar) installati in quattro punti diversi della città – che negli ultimi mesi hanno tormentato i sonni dei fiorentini ma anche di tanti pendolari pizzicati a infrangere il codice della strada in città.
Per capire le proporzioni del fenomeno basta pensare che l’anno scorso gli introiti da sanzioni per violazioni del Codice della strada messi a bilancio preventivo per il 2022 si ’fermavano’ a 74 milioni, soglia quindi superata con largo anticipo con una media di quasi nove milioni di euro in multe al mese, due alla settimana, circa 350mila euro al giorno, il costo di un appartamento. A fare la parte del leone, come abbiamo avuto modo di raccontare più volte nelle scorse settimane i nuovi velocar con rilevazione e gli storici autovelox cittadini al 31 agosto scorso avevano già fotografato 396.699 targhe, più di una sanzione a testa per i fiorentini calcolando che la città ha circa 365mila abitanti (neonati compresi) Una cifra enorme Una cifra enorme se si pensa che è calcolata solo sui primi otto mesi del 2022 (in teoria, avviata a superare quota 600mila) e soprattutto se raffrontata alle appena 81.135 infrazioni in tutto il 2021. Il dato dei 78 milioni è emerso nei giorni scorsi in commissione bilancio a Palazzo Vcchio e ha mandato su tutte le furie Jacopo Cellai, consigliere di Fratelli d’Italia e storico paladino degli automobilisti. "Chi sbaglia è giusto che paghi – premette l’esponente del centrodestra – ma ormai è chiaro che il Comune continua a testa bassa su una politica sbagliata".
«Se la porta telematica della stazione ad esempio continua a punire centomila automobilisti l’anno è chiaro che qualcosa non va nella cartellonistica – argomenta Cellai – così come potrebbe essere resa molto più chiara, magari con dei display luminosi come avviene in altre città, quella relativa alle corsie preferenziali dei bus".
"Per non parlare – conclude – dei nuovi velocar. E’ chiaro a tutti che i fiorentini non hanno ben capito dove iniziano e dove finiscono i trenta metri in cui viene rilevata la velocità e andando in confusione finiscono per essere multati ogni volta. E poi almeno questi velocar fossero posizionati in strade davvero pericolose o in prossimità di scuole e di attraversamenti pedonali a rischio. Che senso ha un limite di 60 o 70 all’ora ad esempio sul raccordo di Varlungo?".