Santa Croce, no a Mozart. "Una musica non adatta"

Il padre guardiano non fa eseguire in basilica il concerto del musicista massone. L’esecuzione del 5 dicembre sarà spostata a pagamento nel Cenacolo

Il maestro Lanzetta durante il concerto in Santa Croce del 5 dicembre scorso

Il maestro Lanzetta durante il concerto in Santa Croce del 5 dicembre scorso

Firenze, 1 dicembre 2019 - Vade retro Mozart! Il priore di Santa Croce ha detto no e ha chiuso le porte della basilica al concerto del celebre Wolfgang Amadeus, in programma come tutti gli anni per il 5 dicembre, giorno della sua morte. Il motivo? «Siamo in periodo dell’Avvento e di Quaresima francescana _ ha detto perentorio padre Paolo Bocci _ e non voglio Mozart in chiesa, non è adatto al clima natalizio».

Natalizio forse no, ma gli spartiti risultavano assolutamente rispettosi del luogo sacro, visto che in programma c’era il Requiem. Del resto, Santa Croce è un sacrario per eccellenza. E poi l’Ave Verum Corpus, una delle composizioni più celebri, che Mozart ha scritto nel 1791 per la solennità del ‘Corpus Domini’. Allora sarà forse colpa dell’autore, hanno pensato in molti, notoriamente massone e quindi sgradito in chiesa? Sta di fatto che il parroco non ha sentito ragioni e ha fatto annullare il concerto, che aveva già i manifesti già stampati e affissi in tutta la città.

A rimediare al “misunderstanding” è intervenuta per fortuna l’Opera di Santa Croce, che ha concesso lo spazio del Cenacolo che, in quanto luogo laico, può ospitare anche un “senza Dio” come Mozart. Con un piccolo particolare: ogni anno in basilica venivano accolti per il Requiem più di mille e cinquecento persone, mentre nel Cenacolo ce ne stanno appena 300, e che per accedere dovranno pagare 10 euro di biglietto.

L’esecuzione del concerto è affidata all’Orchestra da Camera Fiorentina diretta dal maestro Giuseppe Lanzetta, con il Coro Harmonia Cantata diretto da Raffaele Puccianti, col soprano Patrizia Cigna, il mezzo soprano Patrizia Scivoletto, il tenore Vladimir Reutov, il basso Diego Colli. Ultimo evento del Festival della Liuteria Toscana tra ‘700 e ‘900.

I manifesti sono già stati ristampati, con la nuova sede e le nuove modalità d’accesso. Il maestro Lanzetta non commenta il “contrattempo” e ringrazia l’Opera di Santa Croce che con grande celerità ha trovato una soluzione che consenta comunque di eseguire il concerto. Anche perchè l’appuntamento ha più significati: non solo è una commemorazione della morte di Mozart, ma è anche l’ultimo appuntamento del cartellone della Festa della Toscana, che con questo Requiem rende omaggio a tutte le vittime della pena di morte, ricordando che nella nostra regione la pena capitale è stata abolita il 30 novembre 1786. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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