
Firenze: occupato un immobile in via Baracca (Foto d'archivio)
Firenze, 13 luglio 2014 - LO AVEVANO promesso e sono stati di parola. Ieri mattina il Movimento Lotta per la Casa ha occupato una palazzina in via Baracca, al civico 18, di proprietà di una compagnia assicurativa. Meno di un mese fa, Lorenzo Bargellini, storico leader dell’organizzazione, aveva ricordato che, ad ogni sgombero sarebbe seguita almeno una nuova occupazione. E così è stato. «L’emergenza abitativa è il vero male del secolo e il nostro Comune non vuol fare nulla per aiutare questo incredibile numero di persone in difficoltà».
LA PALAZZINA di tre piani di via Baracca risulterebbe vuota e inutilizzata da oltre dieci anni. Alcuni residenti della zona hanno raccontato che, di fatto, quell’immobile non è mai stato usato dalla compagnia di assicurazioni. «Non è possibile che le persone muoiano di fame, debbano dormire per terra, nei cartoni e che poi questi speculatori debbano avere case vuote — ha tuonato Bargellini — Serve un piano serio, la Regione deve acquisire questi immobili per darli poi alle persone in difficoltà. O che queste compagnie, che per decenni hanno speculato in lungo e in largo, facciano delle donazioni spontanee». Nonostante gli anni di inutilizzo, l’immobile appare in ottime condizioni. Porte, finestre e pavimento sono in perfetto stato. Parquet per terra, infissi in pvc, con vetri doppi anti rumore. Saranno quaranta le persone che la trasformeranno nel proprio alloggio. Italiani, marocchini, rumeni e ucraini. Alcuni provenienti da altre occupazioni, altri sfrattati da case in affitto, che non sono riusciti più a mantenere. Sul balcone del terzo piano sventolano sia la bandiera del Movimento che quella della Palestina.
«E’ UN GESTO di solidarietà — continua Lorenzo Bargellini — verso un popolo al quale è stata tolta, senza nessun diritto, la propria terra. Noi e loro abbiamo molti punti di contatto. Noi dobbiamo vivere con delle istituzioni cieche, che fanno finta di nulla e che non ci ascoltano. Sono tre mesi che abbiamo chiesto il blocco degli sfratti, almeno fino a ottobre, ma nessuno ci prende sul serio. A settembre sono previsti centinaia di sgomberi. Mi auguro che ci sia la voglia di trovare un punto di accordo. Altrimenti noi continueremo per la nostra strada. Ad ogni sgombero seguiranno due nuove requisizioni popolari». Sempre in via Baracca, meno di un mese fa, il Movimento aveva occupato l’immobile che alcuni anni fa occupava un albergo, come risposta allo sgombero di via Capponi. È invece dello scorso anno l’insediamento negli alloggi di via Costantino Nigra.