
La mostra dedicata alla Natività ospitata ogni anno dal Rivoli Boutique Hotel a favore della Fondazione Bacciotti
Il presepe è una grande tradizione del Natale. E a Firenze ce ne sono di tutti i tipi nella mostra di presepi del Rivoli Boutique Hotel, quest’anno alla tredicesima edizione. Si possono visitare tutti i giorni, da oggi fino al 6 gennaio, dalle 11 alle 23, ingresso gratuito.
Sono trenta le natività d’artista che si possono ammirare nell’hotel di via della Scala 33, si tratta di creazioni di Carlo Ladurini, suggestive e uniche. La mostra, voluta da Gianni Caridi, albergatore di lungo corso, invade gli oltre 300 metri quadrati di spazi comuni dell’hotel, che nasce come convento delle suore Canossiane.
L’ingresso è libero, ma i visitatori possono fare una donazione alla Fondazione Tommasino Bacciotti, con la quale il Rivoli Boutique Hotel collabora da anni. La direzione dell’albergo, a fine manifestazione, come ogni anno raddoppierà la somma delle donazioni ricavate dalla mostra.
Esposti, insieme ai 30 presepi, c’è anche il Villaggio di Babbo Natale, ideato e realizzato da Salvatore Sciuto, che presenta giochi di luci, musiche e strutture che si muovono, per la gioia di grandi, piccini e famiglie di visitatori.
Ieri l’inaugurazione alla presenza di Chiara Caridi, Rosa Maria Di Giorgi, Jacopo Cellai, Barbara Felleca, Paolo Bacciotti, Giancarlo Antognoni e Furio Valcareggi. "Il nostro obiettivo – ha detto Chiara Caridi – è far conoscere l’arte dei presepi non solo alla città, ma anche ai visitatori. Gli ospiti del nostro albergo eleggono il loro domicilio temporaneo qui a Firenze, dunque per tutta la durata del loro soggiorno, breve o lungo che sia, diventano fiorentini. Con questa mostra puntiamo a trasferire anche ai turisti la nostra cultura e le tradizioni che caratterizzano le nostre festività".
A margine dell’inaugurazione un momento musicale da parte di due musiciste del Conservatori Cherubini, Bianca Masini e Ginevra De Luca, che hanno suonato l’arpa. Il presepe, come ricorda Ladurini attraverso le sue opere, è un esercizio di bellezza, ingegno, creatività e tradizione.