“Il mondo si è fermato”: la morte di Mattia Giani, calcio toscano sotto choc

Dolore per l’atleta 26enne colpito da malore in campo e poi spirato all’ospedale fiorentino di Careggi

Mattia Giani e lo stadio comunale di Campi Bisenzio dove è accaduta la tragedia

Mattia Giani e lo stadio comunale di Campi Bisenzio dove è accaduta la tragedia

“E’ come se il mondo si fosse fermato”: sono le parole di Mario Bacci, team manager del Castelfiorentino United, la squadra di Mattia Giani, morto dopo un malore accaduto durante la partita di Eccellenza toscana contro il Lanciotto Campi che si è giocata a Campi Bisenzio.

Bacci è una delle prime persone che ha soccorso sul campo il giovane calciatore. Ha praticato il massaggio cardiaco, lui che è infermiere da una vita. "Sono momenti in cui non hai tempo di riflettere – continua Bacci –, vedi quello che potrebbe essere tuo figlio crollare al suolo. Il mondo si ferma".

Il soccorso dello staff e poi del 118, la corsa all’ospedale: tutto è stato inutile, Mattia Giani è morto nella mattina di lunedì, dopo una domenica 14 aprile drammatica. Erano circa le 15.15 quando c’è stato il malore. Mattia si è portato una mano al petto, poi è crollato a terra. Sconvolti i compagni e gli avversari, nessuno ha più voluto giocare e la partita è stata giustamente rinviata a data da destinarsi. Adesso c’è solo il dolore, mentre il Castelfiorentino United aveva già sospeso per la giornata di lunedì 15 aprile tutte le attività sportive. 

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