Morto e scaricato in strada Omissione di soccorso Caccia alle donne fantasma

Sono state viste trascinare il corpo fuori dall’appartamento e fuggire. Introvabile anche l’affittuaria cinese. E l’alloggio resta sotto sequestro.

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Morto e scaricato in strada Omissione di soccorso Caccia alle donne fantasma

FIRENZE

Sono state viste due donne, abbandonare il corpo per strada probabilmente già privo di vita di un 66enne fiorentino, lo scorso 31 marzo.

Ma di quelle due donne, non c’è più traccia. Resta però traccia, inequivocabile, di quella che fosse la loro attività, dentro un appartamento di via lungo l’Affrico. Ma risalire alla loro identità, non sarà affatto semplice.

Gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Giacomo Pestelli, si sono imbattutti in omertà e irreperibilità che contraddistinguono la comunità cinese che ha scelto l’illegalità.

Un contratto d’affitto, e poi il buio. La polizia ha acquisito l’atto con cui il proprietario dell’appartamento al civico 222 (ora sotto sequestro) aveva dato in locazione l’alloggio. La locataria è una donna cinese, in regola con i documenti e il permesso di soggiorno. Il prezzo dell’accordo è quello per un affitto residenziale.

Ma finora, non è stata rintracciata. Potrebbe essere la tenutaria della casa d’appuntamenti allestita in via Lungo l’Affrico, o forse soltanto una prestanome. Fatto che sta che questa schermatura tiene ancora più lontani gli inquirenti dal già arduo compito di dare un nome a quelle due donne che stavano “lavorando“ quando il 66enne, nel pomeriggio del 31 marzo, si è sentito male.

L’autopsia ha stabilito che a causare il decesso del 66enne (sposato, padre di due figli) è stato un arresto cardiaco. Nessun dubbio, insomma, circa il fatto che la morte sia avvenuta per cause naturali.

Ma quel morto pesava, per le due ragazze della casa a luci rosse. Non soltanto per trasportarlo fuori, in strada, dove poi hanno deciso di abbandonarlo, prima di dileguarsi.

Rischiano un’accusa per omissione di soccorso. Ma evidentemente hanno ritenuto che questo rischio fosse minore rispetto al pericolo di venire scoperte. Dietro a case di appuntamenti e centri massaggi abusivi cinesi, c’è un racket nefando che porta con sé storie di abusi, sottomissione e sfruttamento di donne che spesso si prestano alla prostituzione perché non hanno alternativa. Dell’esistenza di una casa d’incontri, s’erano accorti anche gli abitanti di questa ottima zona residenziale. Tempo addietro, sul muro di quell’immobile, erano apparse anche alcune scritte. Una di queste diceva “sesso“.

ste.bro.

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