Morì paziente a Montevarchi: chirurgo condannato a 900mila euro per Asl

Chirurgo condannato a 923 mila euro per aver eseguito intervento senza prendere in considerazione esame istologico: la Corte dei Conti ha stabilito che la scelta terapeutica non è stata razionale.

Chirurgo condannato a un maxi risarcimento nei confronti dell’Asl di Arezzo. Dovrà sborsare 923 mila euro un professionista fiorentino che operava all’ospedale della Gruccia di Montevarchi per aver eseguito, senza prendere in considerazione l’esame istologico al quale si era sottoposta la paziente, anche lei fiorentina, un intervento demolitivo senza cura con chemio e radioterapia prevista dalla patologia. La vicenda risale al 2007, l’Asl fu costretta a pagare un’importante somma risarcitoria ai familiari della donna poi deceduta e, a quel punto, proprio per rientrare del danno erariale avuto ha citato in giudizio lo stesso chirurgo che è stato condannato al pagamento della cifra. La sentenza della Corte dei Conti è comunque appellabile al secondo grado della giustizia contabile. Nella sentenza si legge che "è del tutto inspiegabile, secondo i normali parametri della razionalità, la ragione per la quale il medico non abbia inteso prendere visione del referto dell’esame istologico che doveva indirizzare la scelta terapeutica". La donna fu sottoposta a gastrectomia totale, con rimozione dell’intero stomaco, della milza, di una parte del pancreas e del fegato e le sue condizioni peggiorarono sensibilmente, la sua vita finì alcuni mesi più tardi. Da qui partì tutto l’iter giudiziario.

Massimo Bagiardi