SANDRA NISTRI
Cronaca

Morello Escursionista in un dirupo. Salvato dopo un giorno dai ciclisti

Hanno chiamato i soccorsi dopo aver visto l’uomo ferito e privo di sensi in fondo a una scarpata. Intervenuto il Pegaso .

Morello Escursionista in un dirupo. Salvato dopo un giorno dai ciclisti

Morello Escursionista in un dirupo. Salvato dopo un giorno dai ciclisti

Probabilmente si trovava già in quel punto da molte ore e a salvarlo è stato il provvidenziale intervento di un gruppo di bikers. Un escursionista, caduto in un dirupo su un sentiero in una zona impervia in prossimità del viottolone Ginori su Monte Morello, è stato soccorso infatti, ieri mattina poco dopo le 10, da alcuni amici che stavano effettuando un giro in bicicletta. Dopo avere scorto l’uomo disteso e immobile hanno lanciato l’allarme e chiesto soccorsi inviando anche precisamente le coordinate del luogo in cui si trovavano. In zona sono intervenuti, intorno alle 10,35, i vigili del Fuoco del comando di Firenze, distaccamento di Firenze Ovest, che hanno raggiunto l’area con gli automezzi per proseguire poi a piedi sul sentiero, percorribile solo a piedi o in mountain bike. Nel frattempo, vista la difficoltà di operare il soccorso dato il punto poco accessibile, è sopraggiunto l’elicottero sanitario regionale Pegaso 1 che ha effettuato il recupero con il verricello e ha trasportato l’uomo in ospedale. Per il ferito l’intervento dei bikers è stato, comunque, fondamentale: "Stavamo effettuando un giro su Monte Morello, come facciamo frequentemente – racconta uno di loro Rodolfo Fioravanti – quando ci siamo imbattuti in questa persona che era in fondo ad una scarpata. A prima vista abbiamo pensato il peggio: l’uomo, che dovrebbe avere sui 45-55 anni, infatti sembrava morto, non si muoveva ed aveva una grossa ferita sopra l’occhio". Un presagio sfavorevole inizialmente confermato anche quando gli amici sono scesi nel dirupo: "Abbiamo iniziato a chiamarlo – dice ancora Rodolfo che è anche volontario dell’associazione La Racchetta – ma non ci rispondeva. Poi abbiamo provato a toccarlo e, anche in questo caso, all’inizio non c’è stata alcuna reazione: per fortuna dopo abbiamo visto che ha mosso le palpebre, quindi abbiamo tirato un sospiro di sollievo capendo che era vivo e nel frattempo abbiamo allertato i soccorsi. Piano piano ha iniziato a dire qualcosa: abbiamo capito che stava facendo una camminata quando è finito nel dirupo, non sappiamo se per una caduta o per un malore. A quanto ci ha detto si trovava lì dalle 14 di domenica ma era comprensibilmente confuso. Ha parlato anche di una macchina che aveva parcheggiato. Per fortuna conosciamo molto bene il Monte e siamo riusciti a indicare il luogo per i soccorsi che sono arrivati".