Monopattini Casco e regole senza se e ma

Cristina

Privitera

Finché si trattava di un giocattolo o del mezzo di trasporto stravagante di qualche personaggio retrò era un conto. Ma ora che il trabiccolo è elettrico e raggiunge velocità non proprio da passeggiata pare un’ovvietà che servano regole precise anche e soprattutto per la sicurezza di chi il monopattino lo usa, ma anche di chi ci si trova a tu per tu nel traffico o semplicemente cammminando. E se quelli da noleggiare non possono andare a più di 25 all’ora in strada, a 6 nelle aree pedonali e in alcune zone si fermano da soli (Ponte Vecchio), per tutti gli altri la storia cambia.

Tra i ragazzi, adesso che il monopattino va di moda, c’è chi lo ’trucca’ come un tempo si faceva con i motorini. Si può facilmente acquistare una batteria ’rinforzata’ che permette di raggiungere anche i 50 chilometri orari, ovvero a una velocità doppia rispetto a quella consentita. E allora – contando sul fatto che i controlli intensificati riescano a fermare questi invasati – vien da dire: come si fa a non mettere il casco obbligatorio? Che differenza passa rispetto a uno scooter? C’è bisogno di discuterne? In questi mesi di riapertura solo in città ci sono stati vari incidenti, un giovane di 27 anni è morto. E che il problema è sentito emerge senza ombra di dubbio anche dai commenti preoccupati, sempre più frequenti, che si possono sentire in giro con fior di aneddoti su scontri evitati per un soffio. I prudenti sono merce rara, come mostra il nostro servizio. C’è chi viaggia in due (anche con bambini al seguito), chi non si preoccupa di stare da parte e fa gli slalom nel traffico, chi corre sul marciapiede, chi ti piomba addosso senza che tu te ne accorga anche perché i motori elettrici non li senti. Intanto continuiamo pure a dibattere sul casco sì, caso no.

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