
Monna Lisa, se il ritratto è di spalle Wang Guangyi all’esordio in Italia
di Niccolò Gramigni
Palazzo Pitti dal 7 settembre ospita una mostra storica per l’intero Occidente, la prima personale in Italia di Wang Guangyi, artista cinese di fama mondiale. Si tratta di ‘Obscured Existence’, con 28 quadri mai esposti in Occidente, realizzati dal 2014 ad oggi. Alcuni dipinti sono stati creati per l’occasione e presentano rivisitazioni con occhi diversi di capolavori delle Gallerie degli Uffizi.
Le opere di Wang Guangyi, che ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2013, si trovano nelle collezioni permanenti di musei pubblici in tutto il mondo, tra cui il nuovo M+ a Hong Kong, i musei di Shenzhen, Guangdong, Shanghai, Chengdu e Pechino, la Tate Modern a Londra, il San Francisco Museum of Modern Art, il Museum Ludwig ad Aquisgrana, e molti altri. Qualcosa di imperdibile insomma, la mostra fiorentina, anche perché Guangyi, nato a Harbin in Manciuria (Cina Settentrionale) nel 1957, affronta l’incontro tra le tradizioni pittoriche occidentali e orientali.
Il risultato è sublime, diverso dagli altri artisti e si potrà ammirare presso l’Andito degli Angiolini di Palazzo Pitti fino al 10 dicembre nell’esposizione che è curata dal direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt e da Demetrio Paparoni.
Wang Guangyi, 66 anni, vive e lavora a Pechino: la sua fama è iniziata nel momento in cui ha deciso di formarsi all’accademia d’arte di Zhuhai, dove ha approfondito lo studio dell’arte occidentale. Fino al 2010, le sue opere andavano a fondere famosi loghi occidentali con le immagini utilizzate dal governo cinese per la propaganda socialista. Poi, negli anni Ottanta ha creato un insieme di opere chiamate Post Classic, in cui l’artista riprendeva noti dipinti occidentali, rivisitandoli. Oggi è uno degli artisti più apprezzati a livello mondiale: tra le sue più famose rivisitazione c’è la Gioconda di Leonardo da Vinci dove ha raffigurato la celebre Monna Lisa di spalle (spesso, tra le sue composizioni, si trovano personaggi di spalle).
"Siamo fieri di poter presentare la prima mostra personale in Italia di Wang Guangyi, artista di fama internazionale che rilegge gli immaginari collettivi – e in particolare anche alcune opere degli Uffizi – con gli occhi che guardano oltre l’immagine, oltre i confini dei linguaggi visivi e metaforici, per analizzare la condizione umana in relazione alla trascendenza", ha sottolineato il direttore Schmidt.