Molotov contro il consolato Usa di Firenze, scarcerato il 21enne accusato di terrorismo

Lascia il carcere e va agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e col divieto di comunicare con persone estranee alla sua famiglia

Il Consolato Usa di Firenze presidiato dall'esercito (New Press Photo)

Il Consolato Usa di Firenze presidiato dall'esercito (New Press Photo)

Firenze, 26 marzo 2024 – Il 21enne Moh'd Dani Hakam Taleb, accusato di aver lanciato molotov contro il consolato Usa di Firenze, lascia il carcere per gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e col divieto di comunicare con persone estranee alla sua famiglia. Il gip Antonio Pezzuti ha disposto l'attenuazione della misura cautelare per il 21enne, accusato di atti di terrorismo e porto abusivo di bottiglie incendiarie. Le indagini di polizia giudiziaria lo hanno individuato come colui che tirò due molotov contro la sede del consolato degli Stati Uniti la notte tra il 31 gennaio e il 1 febbraio scorso.

La procura di Firenze aveva espresso parere negativo alla sostituzione della misura. Però per il gip Pezzuti, anche se il quadro indiziario non è mutato dal giorno della convalida del fermo, si sono tuttavia attenuate e sono venute meno le esigenze cautelari. Da qui la decisione di mandare ai domiciliari Moh'd Dani Hakam Taleb con l'obbligo del braccialetto elettronico e il divieto di comunicare con persone diverse dai familiari per impedire all'indagato di fare propaganda sui social o coltivare rapporti in rete su temi connessi alle finalità dell'attentato alla sede diplomatica in Lungarno Vespucci. Inoltre, secondo il gip, non esiste più il pericolo di fuga. Quando fu arrestato Dani Hakam Taleb Moh'd, il 21enne sembrava fosse cittadino giordano e si temeva, spiega il giudice, che attraverso i familiari (il padre è di nazionalità giordana e la madre originaria della Cisgiordania) potesse procurarsi e sfruttare contatti utili per rifugiarsi all'estero. Da successivi accertamenti, ricostruisce il gip, è emerso che l'indagato è cittadino italiano e non ha mai nascosto il suo passaporto. Infine, sempre per il giudice, si è attenuato il rischio di reiterazione del reato. Non sono emersi, secondo il gip, legami tra il 21enne e altre persone nell'assalto al consolato Usa e con ambienti criminali, anche questi indici di una minore pericolosità del 21enne, che per il giudice può essere scarcerato.