REDAZIONE FIRENZE

Misericordia, servizi di trasporto nel caos

Grido d’allarme lanciato dal provveditore di Firenze Nicolò D’Afflitto: "L’organizzazione è divenuta economicamente insostenibile"

di Lisa Ciardi

Ancora un grido d’allarme in ambito sanitario. A lanciarlo, stavolta, è il provveditore della Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Firenze, Nicolò D’Afflitto. "L’organizzazione dei servizi di trasporto sanitario e sociale è divenuta economicamente insostenibile per la Misericordia di Firenze – spiega - i rimborsi sono sufficienti a coprire soltanto una piccola fetta dei costi necessari per garantire la qualità dei servizi, lasciando sulle spalle dell’Arciconfraternita un onere che, soltanto nel 2021, è stato stimato in circa 1,5 milioni di euro". Al centro, ancora una volta, c’è il tema dei rimborsi economici, già in passato oggetto di scontri e di polemiche, soprattutto fra le Misericordie e la Regione. "Nonostante il sistema sia in sofferenza economica da molti anni – prosegue Nicolò D’Afflitto - e nonostante la Legge regionale 932019 abbia introdotto un significativo e quanto mai opportuno innalzamento dei livelli qualitativi, imponendo (a partire dal 2024), a tutte le associazioni, standard che la nostra Misericordia garantisce già da molti anni, il tema dei rimborsi economici è stato trascurato. Gli ultimi ritocchi strutturali alle tariffe dei trasporti sanitari ordinari risalgono al 2015, mentre le tariffe relative all’emergenza territoriale sono state riviste con la riorganizzazione del 2018. Peraltro, dal 2015, il sistema di rivalutazione automatica non è più applicato e da quella data in avanti non sono stati previsti adeguamenti nemmeno rispetto all’indice Istat, fattore questo che oggi ha un peso specifico notevole".

A questo quadro già difficile si aggiungono i prezzi gonfiati a causa del complesso quadro internazionale, con il conflitto in Ucraina e la carenza di materie prime.

"L’aumento incontrollato del costo dell’energia e dei carburanti – spiega ancora il provveditore - comporterà per la Misericordia maggiori costi stimabili in aumento del 40% delle relative voci di spesa. Alla luce di questa situazione, la Misericordia di Firenze sarà chiamata a compiere dei sacrifici organizzativi che potrebbero anche comportare una diminuzione della propria capacità operativa. Inserendomi nelle iniziative intraprese dalla Federazione Toscana delle Misericordie, confido che gli enti competenti pongano tempestivamente in essere misure, anche di natura emergenziale e transitoria, che possano quanto meno calmierare gli aumenti dei costi sopra descritti".

La Misericordia di Firenze chiede, in particolare: di individuare nuove tariffe che prendano finalmente atto dei costi effettivi che le organizzazioni di volontariato devono sostenere per garantire l’efficienza, l’appropriatezza e l’efficacia del servizio di trasporto sanitario; di valutare un’eventuale revisione del numero dei Punti di Emergenza Territoriale, tale da non ledere i territori più svantaggiati ed infine l’immediata apertura di un tavolo di coprogettazione sui servizi di trasporto.