
Anche in questo fine settimana lungo, con la festa del 2 giugno, sono attesi in città migliaia di croceristi da Livorno
Altro ormeggio, altra corsa verso Firenze. C’è un bel traffico nel porto di Livorno, tra traghetti, navi container, l’Amerigo Vespucci. E poi ci sono le navi da crociera. Ben dieci getteranno le loro ancore sfruttando il ponte del 2 giugno. Dieci mastodontiche navi tra ieri e questo martedì equivalgono a decine e decine di migliaia di turisti. Ergo, ricomincia la corrida con un esercito di bus turistici in partenza dalla costa al capoluogo toscano. Turisti mordi e fuggi sono attesi nel weekend, pronti a scendere sul lungarno Pecori Giraldi, stretto tra cantieri e traffico portato allo stremo perché congestionato da quei bus che Palazzo Vecchio sta cercando di dirottare altrove sfruttando la leva della linea 3.2.1. per Bagno a Ripoli. Tra istituzioni s’è acceso il dibattito volto a sondare la possibilità di introdurre un ticket per croceristi per mitigare gli effetti dell’overtourism che affligge Firenze. Apripista, il presidente della Camera di Commercio Massimo Manetti che, su La Nazione, ha invitato il Comune ad aprire una riflessione di metodo per strizzare l’occhio a forme di turismo più sostenibili e premianti per coloro che scelgono come approdo, e non passaggio, la città culla del Rinascimento. "I croceristi non consumano perché mangiano in nave, non portano un significativo gettito economico, occupano spazio, sporcano, aumentano la percezione diffusa dell’overtourism visitando Firenze in novanta minuti. Sono solo un costo a danno della città", le parole del presidente Manetti.
E Palazzo Vecchio? "Un ticket esiste già ed è quello che ogni bus turistico deve pagare per accedere alla città – dicono gli assessori al Turismo Jacopo Vicini e alla Mobilità Andrea Giorgio – Stiamo lavorando alla riorganizzazione dei flussi dei bus turistici, non appena uscirà il decreto ministeriale che permetterà di modificare i ticket potremo lavorare anche su una rimodulazione delle tariffe. Ogni nostra decisione su ztl e bus turistici è vincolata all’emanazione di un decreto che attendiamo da due anni e mezzo da parte del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, questo ci permetterebbe di modificare il sistema attuale di gestione dell’accesso in città, e di lavorare ad un riequilibrio delle tariffe. Nel frattempo, grazie all’entrata in vigore dello scudo verde e all’intensificazione dei controlli della polizia municipale, stiamo puntando ad azzerare l’evasione del ticket".
Il Comune fa riferimento al decreto legge del giugno ’22 che ha introdotto modifiche al Codice della Strada, in particolare alla disciplina delle ztl a pagamento, bus compresi. In mancanza, però, della legge di conversione - spiegano da Palazzo Vecchio -, anche volendo, non è possibile istituire nuove ztl a pagamento, né assoggettarle a ztl già esistenti, né tantomeno ritoccare le tariffe di ticket già stabiliti.
Da Forza Italia arriva un endorsement alle parole del presidente della Camera di Commercio: "Ho letto l’alert del presidente Manetti su un tema a me caro, finalmente qualcun altro se n’è accorto – afferma il consigliere comunale Alberto Locchi –. Il caos turistico che Firenze vive dipende dalle migliaia di turisti mordi e fuggi che arrivano al mattino e se ne vanno la sera, in particolare i croceristi che da Livorno raggiungono Firenze creando iper affollamento, sporcando senza dare niente. In consiglio proporrò una domanda di attualità e a seguire una mozione riguardo al turista ‘giornaliero’. Non intervenire su questo tema significa colpire solo chi, come i proprietari dei b&b, porta lavoro e investimenti dando al Comune decine di milioni di euro di tassa di soggiorno ogni anno".