Un anno e mezzo di attesa per una visita neurologica pediatrica. A raccontare il grave disservizio, in una lettera al nostro giornale, Delia Citriglia. "Sono la mamma di un bambino di 11 anni - si legge nella mail -. Da marzo dello scorso anno sono in attesa di effettuare una visita per le cefalee persistenti di mio figlio all’ospedale pediatrico Meyer. Il primo appuntamento disponibile è stato prenotato per il 5 dicembre 2023. Qualche giorno prima, sono stata contattata dagli uffici del Meyer per la cancellazione dovuta alla mancanza di personale medico del reparto di neurologia. Mi è stato riprogrammato un nuovo appuntamento l’8 maggio 2024. Pochi giorni dopo ho contattato il call center del Meyer e mi hanno risposto che mi avrebbero richiamato per disdire anche quello e riprogrammarlo per settembre, sempre per la mancanza di neurologi. Il mio bambino in questo mese è stato tre volte in pronto soccorso per il mal di testa persistente. Tutti i medici mi dicono di rivolgermi al Meyer per cominciare il percorso di cura. Io non so più a che santo appellarmi! Cosa sta succedendo al reparto di neurologia del Meyer? I piccoli pazienti devono rivolgersi ad altre regioni per avere un percorso di cura adeguato? Invio questa mail anche ad alcuni rappresentanti politici della Regione per aiutare noi genitori a far sentire la nostra voce al di fuori degli Urp dei centri di cura".
Il problema, come ammesso dalla stessa direzione del Meyer, va avanti da alcuni mesi, a causa di serie di fattori sono sommati e intrecciati. "La direzione del Meyer – spiegano dall’ospedale - aveva già risposto alla signora esprimendo rammarico per l’attesa e annunciandole che a breve sarebbe stata ricontattata dal Cup per proporle una nuova data per la visita. Per quanto riguarda il problema sollevato, il Meyer sta lavorando per risolverlo: esiste in effetti una domanda sempre crescente e una difficoltà oggettiva nel fronteggiarla. Nei mesi passati il professionista che al Meyer si occupava delle cefalee in età pediatrica si è trasferito in un’altra struttura e sono stati necessari dei tempi tecnici per sostituire lo specialista. Ad aprile l’attività sarà di nuovo in funzione. Ma questo non basta a fronteggiare le tante richieste: è nostra intenzione inoltre portare avanti un lavoro ad ampio raggio che ci permetta di attivare delle sinergie con la Asl Centro e con altre Asl (dato che l’utenza che si rivolge al Meyer arriva da tutta la Toscana) per aumentare l’offerta su tutto il territorio. Infine è necessaria un’operazione di filtraggio con i pediatri di libera scelta in modo da individuare i casi che necessitano di approfondimenti clinici più complessi, che possono essere eseguiti al Meyer". Insomma la situazione resta complessa, ma una soluzione andrà trovata prima possibile. Per non lasciare bambini e famiglie a sopportare attese davvero estenuanti.