Clima pazzo, temperature 'estive' fino a Natale: stivali addio e maglioni in naftalina

Le previsioni del climatologo Maracchi. E i riflessi sui consumi

Turisti al piazzale

Turisti al piazzale

Firenze, 19 ottobre 2014 - SUL CRUSCOTTO lampeggiano, beffardi, i 29 gradi. Luglio? Macchè, ottobre. E il 18 per giunta. E così postare su Facebook uno scatto dell’ennesima anomalia stagionale diventa quasi un automatismo. Un po’ come quello che porta a sfilarsi la giacca con stizza dopo aver chiuso il portone di casa (“Ma che me la son messa a fare?“).

SUL WEB o per strada poco cambia: Firenze non si raccapezza. Cielo lattiginoso, aria gonfia e umida, goccioline sulla fronte. Dopo l’estate marca visita anche l’autunno e dappertutto sono mezze maniche e pantaloni corti. Novembre si avvicina e la colonnina di mercurio continua ad accarezzare quotidianamente la soglia estiva dei 30 gradi. Possibile? Sì. Ma la sorpresa (o la beffa dipende dai punti di vista) è che la faccenda pare non finisca qui, almeno secondo il climatologo Giampiero Maracchi.

Turisti in pantaloncini corti e magliette a mezze maniche scattano foto ricordo al Piazzale: il caldo anomalo ha colto di sorpresa anche loro. Sotto, il climatologo Maracchi PRESSPHOTO, Ferragosto a Firenze,pioggia,Matrimoni Cinesi,turisti,Castelli di Sabbia e ritratti dall'alto. 15/08/2014 Foto Leonardo Bianchi/NEWPRESSPHOTOPRESSPHOTO Firenze, prof. Giampiero Maracchi metereologo.

Secondo l’esperto infatti le anomalie climatiche potrebbero durare ancora, persino fino alla fine dell’anno. Chiaro: nessuno prevede un Babbo Natale in infradito, ma le temperature potrebbero galleggiare ben oltre la media del periodo per tutta la stagione. Una stagione «mite, perfino calda e non necessariamente piovosa».

E poi? Poi potrebbe - insistiamo con il condizionale - cambiare tutto all’improvviso con l’arrivo di un inverno freddissimo pronto ad affondare i suoi tentacoli ben dentro la primavera. Insomma, una rivoluzione del cielo. Ma la spiegazione è scientifica: «Abbiamo trascorso un’estate in cui l’anticiclone è andato molto a nord. - sottolinea Maracchi - Ora siamo di fronte a un autunno caldo con alternanza di momenti di alta pressione e l’ingresso di perturbazioni dall’Atlantico».

QUINDI? Un «disastro» perché «questo vuol dire piogge intense e improvvise». Le cosiddette ‘bombe d’acqua’. In sostanza arrivano masse d’aria calde dall’Oceano Atlantico con tantissimo vapore d’acqua e originano fenomeni come quelli avvenuti a Genova e in Maremma. Rispetto agli anni Sessanta-Novanta questi fenomeni «sono aumentati del 900 per cento». E l’inverno gelido che si profila all’orizzonte sembra dovuto proprio alle ‘stranezze’ di questo autunno.

«LE COSE sono cambiate - spiega il professor Maracchi - il trend degli ultimi anni vede un anticlone siberiano, dal quale dipende la stagione invernale, sempre più spostato a Est: se questa situazione dovesse verificarsi di nuovo, arriverà aria fredda direttamente dal polo, creando i problemi che creò nella primavera di due anni fa.»

Ma al di là dei capricci (o dei favori) del cielo lo strano autunno che stiamo vivendo si porta dietro inevitabili ripercussioni anche sul mercato. Basta entrare in un qualsiasi negozio di abbigliamento, dalla piccola bottega alla grande distribuzione, per accorgersi che le attenzioni dei clienti sono tutte per i capi estivi. Stivali? E per farsene cosa? Maglioni? Con 25 gradi non val la pena neanche provarseli, al limite ci sono quelli - in naftalina - nell’armadio di casa. Così sfilze di piumini leggeri - tornati di gran moda negli ultimi tempi - restano appesi alle grucce nel disinteresse generale. Stessa sorte per sciarpe e cappelli. Anche per i fanatici delle griffe è infatti impensabile indossare in questi giorni qualcosa di diverso da una maglietta al massimo ‘accompagnata’ da una felpa o una giacca. Una batosta, l’ennesima, per il commercio già preso a pugni dalla crisi che – quella no – non sembra voler stupire nessuno facendosi da parte.

FORSE qualche affare in più salterà fuori a partire dalla metà della settimana che inizia domani: quasi tutti i meteorologi sono concordi infatti nel prevedere che l’estate d’ottobre subirà infatti una sonora battuta d’arresto con l’arrivo di correnti più fredde tra martedì e mercoledì. Ma sarà, appunto, soltanto un break. In queste ore le cose non dovrebbero invece cambierà: chi oggi vorrà farsi quattro passi al mare non verrà certo guardato male.

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