FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Mercato La sperimentazione ha fatto flop

Piazza Togliatti deserta dal primo pomeriggio. Ambulanti, negozianti e associazioni di categoria chiedono di accorciare i tempi di prova

Mercato La sperimentazione ha fatto flop

Mercato La sperimentazione ha fatto flop

Nuovi orari del mercato, ma non erano tutti d’accordo? Sulla rivoluzione orari al mercato non è proprio un coro unanime. Sono le associazioni di categoria, Anva e Assidea a mettere in discussione il nuovo assetto del mercato ‘corto’, voluto dall’amministrazione. Sabato scorso c’è stata la prima sperimentazione. E il risultato, a sentire le associazioni di categoria non è stato all’altezza delle aspettative. La piazza Togliatti era deserta dal primo pomeriggio, circostanza notata anche dai commercianti su base fissa del territorio.

"Con l’amministrazione – ha detto Daniele Nardoni di Anva Confesercenti – sul nuovo assetto del mercato. Su alcune cose abbiamo convenuto, raccogliendo anche le opinioni degli operatori soprattutto dell’alimentare. Su altre però avremmo voluto discutere ancora. Avevamo però chiesto una sperimentazione più corta, non di un anno, perché il rischio dello svuotamento del mercato c’era. Per questo auspichiamo che alla fine della fiera si possa valutare e magari apportare dei correttivi. In più c’è la questione dello sviluppo di piazza Togliatti, nella quale le associazioni sono state totalmente escluse dal dibattito".

Le modifiche sono state apportate con un’ordinanza del sindaco che fissa un orario più ristretto. Secondo il nuovo assetto sperimentale, che durerà fino a giugno prossimo, i banchi dell’alimentare lasceranno il mercato tra le 14 e le 15, mentre tutti gli altri potranno andarsene dalle 17. In precedenza l’orario del mercato era le 18 per tutti. Secondo l’assessore allo Sviluppo economico, Andrea Franceschi, la decisione era stata presa d’accordo con Anva e Fiva. Chi invece non è stato interpellato è stato Alessio Pestelli di Assidea, che sulla vicenda ha le idee chiare.

"Sabato scorso – ha detto – alle cinque la piazza era deserta. Una piazza in quelle condizioni, è la rappresentazione di una decisione che a nostro avviso è contestabile e inaccettabile per il centro di Scandicci. Una decisione che a nostro avviso non ha nulla a che vedere con le persone che vivono la piazza, tanto che sono stati in molti a stupirsi, non solo gli ambulanti, ma anche i negozianti su base fissa. L’amministrazione non può fare finta di non vedere gli errori commessi sul mercato. Che inevitabilmente si riverberano sulla città".

La vicenda è anche politica con la richiesta del consigliere di opposizione Meriggi di tornare indietro. "Il mercato di Scandicci – ha detto – era un punto di riferimento a livello metropolitano. E un volano per il commercio su base fissa. Tornare indietro da questa decisione insensata è fondamentale, altrimenti il rischio è quello di cancellare un patrimonio di questa città".