’Meno per Meno’ fa Fabi Il cantautore al Verdi "Crescere è sottrarre"

Lunedì il concerto su un doppio binario: prima solista e poi con un’orchestra "Bello condividere anche questo tipo di viaggio con chi mi ascolta da 25 anni".

’Meno per Meno’ fa Fabi  Il cantautore al Verdi  "Crescere è sottrarre"

’Meno per Meno’ fa Fabi Il cantautore al Verdi "Crescere è sottrarre"

di Giovanni Ballerini

"C’era il desiderio da parte mia di provare a regalare a me stesso e alle persone che mi seguono - che probabilmente hanno già ascoltato più volte la mia nudità musicale - un’altra esperienza". Pop d’autore lunedì alle 20,45 al Verdi, col Meno per Meno Tour in cui Niccolò Fabi propone un excursus del suo repertorio con la complicità dell’orchestra in uno show variegato nelle atmosfere e nelle sonorità. Il cantautore propone uno spettacolo in due parti: nella prima sarà da solo sul palco e durante la seconda parte ci saranno anche Roberto Angelini alle chitarre acustiche, elettriche, ARP e slide, Alberto Bianco alla chitarra e basso, Filippo Cornaglia alla batteria.

Come mai un concerto in due atti?

"La prima è una parte del concerto dedicata alla mia libertà: cantando in solitudine i brani, posso scegliere ogni giorno di suonare qualcosa di diverso. Occuperò quel terreno con canzoni differenti, andando a riprenderne alcune che non faccio da tempo. Nella seconda tranche con l’Orchestra Notturna Clandestina diretta dal maestro Enrico Melozzi diamo invece spazio a tutto il repertorio che abbiamo arrangiato con loro per l’occasione".

Come mai ha chiamato disco e tour Meno per Meno?

"La sottrazione mi sembrava provocatoriamente l’operazione migliore per un disco e un tour che in qualche modo celebrano i miei 25 anni di carriera. Meno per Meno allora, perché crescere significa anche sottrarre, rinunciare, rischiare, non semplicemente aggiungere. E poi, c’è la formula che tutti conosciamo, per cui meno per meno dà più. C’è quindi anche un significato positivo".

L’esperienza con l’orchestra?

"E’ una meravigliosa variazione sul tema, ma non è il tema. La mia comunicazione artistica si basa tanto su di me e sulle mie parole. La mia radice è sempre quella più minimale. Secondo me questo concerto è un giusto regalo che faccio a me e a chi mi ascolta, perché è una sfumatura che non hanno mai sentito. Bello condividere con la gente anche questo tipo di viaggio. È anche il ringraziamento per una fiducia che da 25 anni non smette mai di commuovermi".

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