
Un investimento di 150 milioni di euro, 250 nuovi posti di lavoro e almeno altrettanti nell’indotto. Numeri monstre, che impressionano positivamente, soprattutto in un periodo di crisi, quelli del polo produttivo da 40mila metri quadrati che la Menarini realizzerà a Sesto Fiorentino nell’area ex Longinotti, industria meccanica fallita nel 2006. Menarini, prima industria farmaceutica italiana con casa madre a Firenze e già presente in Toscana e in 136 Paesi nel mondo, ha acquisito 100mila metri quadri di terreni in via Lucchese all’Osmannoro (circa la metà dei quali edificabili a uso industriale) nel settembre 2018 per realizzare un maxi polo farmaceutico che ora si concretizza. Per far sì che si possa procedere il più velocemente possibile è stato approvato e verrà firmato nei prossimi giorni un protocollo d’intesa tra Regione, Comune di Sesto, Città metropolitana e azienda.
Accordo che darà il via a un percorso pubblico-privato istituendo anche un tavolo permanente che dovrà coordinare tutti gli aspetti ambientali, urbanistici ed infrastrutturali legati alla realizzazione del nuovo insediamento. Una sorta di joint venture sposata a pieno da tutti gli attori in campo. "Il progetto di Menarini – commenta infatti il presidente della giunta regionale Enrico Rossi – assume una rilevanza strategica sia per il recupero di un’area industriale ormai ferma da tempo, sia per la tipologia di attività ed innovazioni sviluppate, sia infine per le ricadute occupazionali e per le opportunità che si apriranno per le piccole e medie imprese toscane. Sarà nostra cura orientarlo verso possibili forme di sostegno nazionali ed europee, oltre agli strumenti a disposizione della Regione".
Il modello di lavoro adottato tenuto a battesimo dieci anni fa con Invest in Tuscany, è stato già utilizzato con i progetti di investimento di aziende farmaceutiche sempre nell’area di Sesto: "Il nostro territorio - sottolinea il sindaco sestese Lorenzo Falchi – si conferma capace di attrarre investimenti e competenze e si avvia sempre più a diventare un distretto della farmaceutica di livello nazionale. Siamo soddisfatti che una realtà industriale assai importante come Menarini confermi la volontà di investire a Sesto".
Sulla stessa linea anche Dario Nardella per il quale "l’investimento di Menarini è un fatto straordinario. Da sindaco metropolitano non posso che plaudire a un’operazione che rafforza tutta l’area fiorentina, da sindaco di Firenze sono altrettanto felice perché la nuova strategia industriale del gruppo Menarini continua a riconoscere un ruolo centrale anche al sito di Campo di Marte". Al progetto plaudono anche i sindacati: "In un momento nel quale molte aziende rischiano un forte ridimensionamento – dice i Massimo Guerranti segretario generale FEMCA Cisl Toscana - sapere che la più importante azienda farmaceutica a capitale italiano investe nella produzione farmaceutica dà speranza".