Mehta nella ’sua’ Sala Una serata di Sinfonie firmate da Bruckner

Tutto Bruckner, per il penultimo concerto del Festival di Carnevale del Maggio Fiorentino. In attesa del ritorno di Daniel Barenboim il primo aprile prossimo e prima di riproporre Carmen di Bizet in cartellone dal 28 marzo, Zubin Mehta torna domani domani alle 20 sul podio della Sala a lui intitolata alla testa dell’orchestra e del coro. Ad aprire la serata è la Sinfonia n. 4 "Romantica", la più nota, insieme alla Settima, delle sinfonie di Bruckner. Frutto di un lungo e sofferto lavoro di revisione che impegnò il musicista per quindici anni dopo la prima versione del 1874, la partitura gli assicurò la stabilità economica e la notorietà, giunta tardivamente alla soglia dei sessant’anni. A seguire, il Te Deum per soli, coro e orchestra, composto in pochi giorni nel 1881 e successivamente rielaborato e ampliato fino al 1884. La pagina rappresenta il compendio dell’arte del compositore ed è espressione della profonda fede e della sincera spiritualità che lo animarono: "Quando Dio un giorno mi chiamerà – scrisse Bruckner -e mi chiederà: che cosa hai fatto con i talenti che ti ho dato? Ebbene, allora io alzerò davanti a Lui la partitura del mio Te Deum ed egli certo mi giudicherà benignamente". I quattro solisti sono il soprano Kirsten MacKinnon, interprete, lo scorso anno della Contessa nelle mozartiane Nozze di Figaro, il mezzosoprano Marie Claude Chappuis in scena in questi giorni in The Rake’s progress di Stravinskij, l’onnipresente tenore Joseph Dahdah, talento dell’Accademia del Maggio e il basso David Steffens, al suo debutto sul palcoscenico del teatro.

Chiara Caselli

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