
Meccano di arte, poesia e colore La Sala d’Arme nel segno di Pisano
Arte, poesia e colore. Sono i “meccano” di Tano Pisano, da oggi esposti in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio, in una retrospettiva dedicata alla sua ricerca sul gioco delle costruzioni con perforati, viti, dadi e bulloni.
Il primo “meccano” dell’eclettico artista, siciliano di nascita e da versiliese d’adozione, fu l’Albero Davanzati, creato ad hoc per la mostra allestita nel 2013 nell’omonimo palazzo trecentesco del centro di Firenze.
Dieci anni dopo, la fantasia torna nuovamente al potere - insieme all’arte, alla poesia, al colore - e insieme a quell’albero c’è anche la bicicletta di Marco Pantani. “Meccano“ è organizzata dalla Fondazione Centro Arti Visive (CAV) di Pietrasanta (LU) e curata da Elisa Gradi, inaugurata oltre che dall’artista, dall’assessore alla cultura Alessia Bettini, dal presidente del Cav Nicola Stagetti e dalla curatrice. Fino all’8 agosto, ingresso libero.
"Un percorso che alterna disegni, pitture e sculture, lavori nei quali poter ammirare il processo creativo di Tano Pisano e nello stesso tempo la sua capacità di sperimentazione a 360 gradi", commenta la vicesindaca e assessora alla Cultura, Alessia Bettini. In grande evidenza c’è il grande murale di plexiglass che nel 2021 fu realizzato per l’ex-chiesa di Sant’Agostino a Pietrasanta: un’installazione che è una sorta di “meccano pittorico”, una griglia in legno dipinto, che funge da astrattismo pittorico, su cui sono ancorati pannelli in plexiglas dipinti dall’artista. Completano l’allestimento una quindicina tra pitture e disegni realizzati con varie tecniche sia su carta, sia su tela; tre teste di bronzo; due sculture piccole e due grandi in “meccano”, tra cui il famoso albero Davanzati e la bicicletta di Pantani; e infine due sculture “mobiles” in legno e ferro.
Olga Mugnaini