
di Antonio Passanese
FIRENZE
Anna Hidalgo, sindaca di Parigi, il 29 e 30 settembre sarà ospite della Città metropolitana di Firenze. All’evento, la prima cittadina della Ville Lumiere non sarà sola: con lei, molti colleghi delle capitali e Città metropolitane europee per un confronto sulle sfide e sul ruolo che queste svolgono nello scenario politico-economico internazionale. Con particolare riferimento alla crisi climatica globale e al ruolo dell’Europa, delle sue città e dei suoi organismi negli equilibri mondiali. Alla convention, si chiarisce nella delibera, saranno presenti anche i primi cittadini della provincia, i consiglieri della Metrocittà, i rappresentanti delle categorie economiche, imprenditori e sindaci italiani. L’iniziativa prevede ospitalità e momenti conviviali sia nella Sala Luca Giordano che in quelle attigue. La delibera bipartisan, che per cena, buffet e organizzazione ha stanziato 32mila euro, però in queste ore sta facendo storcere il naso a qualcuno. Nonostante sia stata votata all’unanimità da tutto il Consiglio: dalla destra come dalla sinistra.
Un evento, questo, voluto fortemente da Dario Nardella sempre in prima linea in Europa: impegno aumentano anche per la prospettiva di approdare al parlamento europeo. E questo potrebbe essere uno dei primi passi per una sorta di accreditamento.
Giacomo Cucini, consigliere delegato ai Rapporti internazionali risponde che "la delibera approvata è importante per la centralità che la Città Metropolitana di Firenze esprime, obiettivo primario per rafforzare relazioni istituzionali a livello locale, nazionale e internazionale con una particolare attenzione al patrimonio culturale".
"Come gruppo Territori - Beni Comuni abbiamo ritenuto di non opporci ad un’iniziativa dai contorni istituzionali e che metta in luce finalmente la soggettività autonoma dell’ente metropolitano", afferma il consigliere di Sinistra Enrico Carpini. Per Claudio Gemelli di Fdi, invece, "il voto contrario sarebbe stato uno sgarbo istituzionale verso un Paese amico ed alleato. Tuttavia continuiamo a denunciare l’eccessivo sperpero di denaro pubblico per una cena con i rappresentanti del comune di Parigi. In tempi così difficili,sarebbe stata auspicabile un po’ piu di sobrietà. Non siamo un bancomat".