
Notti insonni, ripassi infiniti durante l’ultima settimana, il cuore in gola, ma anche la bellezza di vivere, tutti insieme, un’esperienza unica. Cosa ricordano della maturità alcuni personaggi noti della nostra città? Pre-esame ‘stile Decamerone’ per il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani: "Una settimana prima andammo in sette-otto compagni in una casa di uno di noi, a Firenzuola. Un modo per concentrarci di più e studiare insieme. Questo momento si trasformò in una bellissima esperienza di comunità tra di noi, che giorno dopo giorno acquisimmo il concetto che quello sarebbe stato un appuntamento della vita". Giani ricorda la tensione, ma anche la "complicità coi compagni". Alla fine? "Avevo giudizi da 60 ma presi 56 perchè andai un po’ fuori tema ad Italiano. Ad ogni modo fui felice". Frequentava il liceo scientifico di Scandicci. La sede era in una casa in affitto. Giani, già campione di preferenze da leader studentesco, fu eletto proprio "mettendo al primo punto la realizzazione di un nuovo liceo a Castelpulci".
Esame al top per il vicesindaco Cristina Giachi, che prese un bel 60 al liceo scientifico Agnoletti. "Feci una tesina di epistemologia - dice -. Ho un bel ricordo perchè fu la prima grande sfida da adulta. I ragazzi di oggi? Perderanno un’esperienza importante, sì. Ma la vita riserverà loro altre prove".
Maturità con "scivolone nella versione di latino" per il rettore Luigi Dei, diplomato al classico Michelangelo: "Il ricordo è comunque piacevole. Non fui deluso dal voto finale. Sapevo che la seconda prova non era andata bene. Agli studenti che inizieranno da oggi gli orali dico di andare all’esame il più tranquilli possibile. Chi ha sempre studiato raccoglierà i frutti. Poi, ovvio, li aspetto tutti all’UniFi! Oggi più che mai abbiamo bisogno di laureati". 60 per il cantautore Lorenzo Baglioni, allo scientifico Gobetti di Bagno a Ripoli: "Diciamo basta al vecchio cliché del secchione sfigato. Come dice una mia canzone, ‘Secchione is the new figo’". Un consiglio agli studenti? "Il periodo è complicato, ma date comunque il massimo. La maturità resta un momento indimenticabile nella vita di tutti noi".
Sta vivendo la maturità dei suoi figli Aldo Cursano, presidente Fipe Firenze: "Vedo in loro la sofferenza per l’impossibilità di condividere pienamente le emozioni con gli amici". Cursano si è diplomato nella sua Maglie, a Lecce, con un buon 48 all’istituto per geometri. "A scuola non ero eccezionale. Mi davo da fare il giusto. E poi lavoravo anche", dice. Ammette di avere "avuto anche un bel po’ di fortuna" Gaetano Gennai. Per lui, 57 al classico Dante. "Lavorai molto su Eschilo, Sofocle ed Euripide e l’unica domanda di letteratura greca fu proprio su questi drammaturghi - sorride -. Ricordo poi che ci aspettavamo tutti il latino, invece quell’anno uscì il greco. Per noi fu uno choc".
Elettra Gullè