Matulli uomo del dialogo: "Il suo è un prezioso lascito"

Gli sarà intitolata la prima fermata in viale Lavagnini. Messaggio di Mattarella

Grande uomo delle istituzioni, fine intellettuale, espressione di una politica di confronto e non ‘urlata’, come usa oggi, purtroppo, per diversi esponenti. Beppe Matulli, scomparso lo scorso febbraio all’età di 85 anni, è stato ricordato ieri a Palazzo Vecchio in un Salone dei Duecento pieno. Tutti presenti per ricordare la persona e il politico, con incarichi come consigliere regionale, deputato, sottosegretario, vicesindaco di Firenze, sindaco di Marradi. Matulli ha lasciato un segno, è ricordato come una persona di spessore e mai oltre i limiti del rispetto, dell’educazione. Durante il convegno ‘Beppe Matulli 1938/2024- Un uomo a cavallo del millennio’, il sindaco Dario Nardella ha annunciato anche che la prima fermata in viale Lavagnini della nuova linea della tramvia Variante al centro storico sarà dedicata proprio a Matulli. L’evento - organizzato da Spi Cgil Toscana, ‘gruppo del tè’, Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea (di cui Matulli è stato presidente), la rivista Idee di Governo, in collaborazione col Comune di Firenze e il patrocinio della Regione Toscana – ha visto anche la partecipazione della famiglia di Matulli, del docente dell’Università di Bergamo Riccardo Saccenti, del presidente dell’Istituto storico toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea Vannino Chiti, dell’ex sindaco di Firenze Leonardo Domenici, del segretario dello Spi Cgil Toscana Alessio Gramolati, del presidente del Consiglio comunale Luca Milani, della vicesindaca Alessia Bettini, degli assessori Stefano Giorgetti e Cosimo Guccione e dell’ex assessore Alessandro Martini. Tutti d’accordo nel definire Matulli una persona di valore.

E sono importantissime le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "La profonda cultura umanistica e storica, prima ancora che politica, il suo impegno civile e sociale finalizzato alla difesa dei più deboli e al contempo alla formazione delle nuove generazioni, costituiscono un prezioso lascito a tutta la comunità toscana e nazionale", ha detto in un messaggio inviato in occasione del convegno. "Matulli ha dato un contributo importante, era un uomo di dialogo - ha ricordato Chiti -. Riteneva che si potesse diventare un avversario ma mai un nemico". "Matulli non è stato soltanto una figura importante per il suo passato amministrativo, anche se questo è un capitolo rilevante della sua storia politica", ha spiegato Domenici. Secondo Milani Matulli "ha rappresentato una politica pura, fatta nell’interesse dei cittadini e della città e mai nell’interesse personale. La politica attuale dovrebbe prendere spunto da lui". In molti hanno proprio ricordato quest’ultimo aspetto, la differenza tra i politici di oggi e un personaggio come Matulli: "In un tempo in cui si fa politica cavalcando l’antipolitica, ieri si è esaltato il profilo di una persona la cui grandezza stava nel fare politica dimostrandone il valore", ha dichiarato Gramolati. Ma non è mancata una nota polemica: Draghi (FdI) bolla l’inaugurazione della fermata del tram dedicata a Matulli come una "mossa acchiappavoti". Pronta la replica di Cristina Giachi (Pd): "Contegno scandaloso".

Niccolò Gramigni

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