Mattarella, giornata fiorentina: "Non possiamo farcela senza un'Europa unita"

Il Presidente della Repubblica è intevenuto alla Badia Fiesolana per l'inaugurazione dell'ottava edizione di 'The State of the Union'. E nel corso dellla giornata ha partecipato a altre iniziative / VIDEO / FOTO

Il Presidente Sergio Mattarella durante il suo intervento (Germogli)

Il Presidente Sergio Mattarella durante il suo intervento (Germogli)

Firenze, 10 maggio 2018 - "Benvenuto Presidente".  Un lungo applauso ha accolto il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, arrivato alla Badia Fiesolana intorno alle 9.30 dove ha tenuto il discorso di apertura dell'ottava edizione di 'State of The Union', la tre giorni organizzata dall'Istituto Universitario Europeo,  dedicata quest'anno al tema della solidarietà in Europa.

«Se è stata la solidarietà a rendere possibile l'avvio della nostra unione, non è senza significato tornare a quel legame, quasi primordiale, per affrontare i problemi odierni. Lo è a maggior ragione in un contesto che vede crisi interne e internazionali, instabilità diffuse e venti di guerra, scuotere l'edificio europeo, rendendo esitante ogni ulteriore passo verso l'integrazione - ha detto il presidente nel suo discorso d'inaugurazione - Pensare di farcela da soli è pura illusione o, peggio, inganno consapevole delle opinioni pubbliche" davanti alla complessità del quadro internazionale. La operosa solidarietà degli esordi sembra essersi trasformata in una stagnante indifferenza, in una sfiducia diffusasi, pervasivamente, a tutti i livelli, portando opinioni pubbliche, Governi, Istituzioni comuni, a diffidare, in misura crescente, l'uno dell'altro. Non possiamo ignorare questo stato di fatto, né sottacere quanto sia diffusa, fra i cittadini europei, la convinzione che il progetto comune abbia perso la sua capacità di poter realmente venire incontro alle aspettative crescenti di larghi strati della popolazione; e che non riesca più ad assicurare adeguatamente protezione, sicurezza, lavoro, crescita per i singoli e le comunità. Con una contraddizione singolare, che vede gonfiarsi, simultaneamente, le attese dei cittadini e lo scetticismo circa la capacità dell'Europa di corrispondervi".

A fare gli onori di casa è stato il presidente dell'Istituto Universitario Europeo, Renaud Dehousse, che ha ringraziato Mattarella della sua  presenza a Fiesole, in un momento così delicato per l'Italia: «Servono discussioni approfondite sulle sfide a cui l'Unione deve far fronte e sulle ambizioni che potrà avere in futuro - ha detto Dehousse -. Vogliamo fare di Firenze uno dei luoghi chiave sul futuro dell'Europa».

In mattinata il  Presidente  ha visitato poi Villa Salviati, sede dal 2012 degli Archivi storici dell'Unione Europea, aggiungendo una passeggiata nel parco, prima di lasciare la struttura intorno alle 11. Gli Archivi storici della Ue furono creati all'inizio degli anni '80 per raccogliere in un'unica sede fonti altrimenti disperse tra l'Europarlamento e la Commissione, l'Agenzia spaziale europea, l'Ocse, i movimenti europeisti e le collezioni private; oltre alla documentazione delle Istituzioni europee, custodiscono anche le carte di Altiero Spinelli, Tommaso Padoa Schioppa e Romano Prodi.

Nel pomeriggio il Presidente della Repubblica ha visitato  in anteprima una mostra sulla Costituzione nel complesso delle Murate, l'ex carcere di Firenze oggi sede di esposizioni e iniziative. Firenze è la nona delle dodici città ad ospitare il progetto e la mostra itinerante sulla Carta Costituzionale, che sarà allestita presso il MIP - Murate Idea Park nella Sala Wanda Pasquini - ex Sala delle Vetrate. La tappa è dedicata all'articolo numero nove della Costituzione e al tema "Cultura e ricerca".

E questa sera il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è andato a Palazzo Corsini, a Firenze, per  la cena ufficiale di "State of the Union". Tra gli ospiti, il presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa, quello irlandese Michael D.Higgins e quello greco Prokopios Pavlopoulos.

Alla cena, tra gli altri, erano presenti il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e il governatore toscano, Enrico Rossi. Poi per Mattarella il decollo dall'aeroporto di Firenze. 

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