Mario pronto a giocare la partita della vita

L’ospite della Rsa Villa Serena partecipa al primo "Dementia Open Championship by Challenge Care"

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Ha scelto con cura la mazza giusta per il tiro perfetto. Mario è uno degli ospiti del nucleo Alzheimer di Villa Serena a Montaione ma soprattutto è un giocatore di golf pronto a sfidare altri "nonni avversari" sul campo del Cosmopolitan Country Club di Tirrenia. Domani è il gran giorno e l’anziano in queste ore si è allenato sul terreno messo a disposizione dalla Tenuta di Castelfalfi per centrare l’obiettivo. Anzi, la buca. L’auspicio? Che la pallina non lo tradisca in occasione della prima edizione del "Dementia Open Championship by Challenge Care". "Un’iniziativa unica nel suo genere - ha anticipato con orgoglio il sindaco Paolo Pomponi presentando l’evento - Prevede che venga giocata una vera e propria partita a golf, coinvolgendo le persone con Alzheimer, nell’ottica di sviluppare maggiore sensibilità per la creazione di una società inclusiva". Mario rappresenterà Villa Serena al torneo di Tirrenia e già ieri ha ’scaldato i motori’ insieme ad un maestro, accompagnato dalla una delle animatrici della Rsa. Si tratta della prima iniziativa del genere in Italia e rientra del percorso delle "Comunità amiche delle persone con demenza". Un torneo di golf a squadre che vede come protagonisti persone affette da Alzheimer. I componenti delle squadre saranno assistite dal personale della struttura di provenienza e da un professionista del golf che giocherà con loro. "Il torneo - racconta il sindaco Pomponi - sarà preceduto da un convegno (che si terrà oggi, ndr) con la presenza di figure sanitarie e non, altamente specializzate nel campo della demenza. Da parte mia avrò il grande onore di provare a raccontare tutto quello di grandioso che è stato fatto nel nucleo Alzheimer della nostra Villa Serena, in particolare per le intuizioni degli operatori succedutisi nel tempo e guidati prima dallo storico direttore Delio Fiordispina e adesso dalla direttrice Isabella Caponi. Si tratta di una struttura che accoglie oggi 24 posti e che ha iniziato a parlare e a trattare il tema delle demenze già a metà degli anni ’90. Un’esperienza che ha fatto da modello anche fuori dalla Toscana portando benefici ai familiari dei residenti e agli anziani stessi".

Un’occasione di svago, inclusione e socialità. Come ricorda la Regione Toscana, in Italia sono oltre un milione e in Toscana 85mila le persone affette da demenza, il 64% dei loro familiari segnala, a livello nazionale, situazioni di esclusione sociale e la mancanza di servizi adeguati. È dimostrato che se le persone con demenza ricevessero maggior attenzione e supporto in alcune attività quali spostarsi, andare per negozi, fare attività fisica adeguata o fare attività sociali in compagnia, potrebbero avere un ruolo più attivo nella loro comunità oltre che rallentare sensibilmente il declino cognitivo con evidente abbattimento dei costi sociali.

Ylenia Cecchetti

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