Come era prevedibile il dibattito su quanto successo negli ultimi giorni a Campi si riflette anche sul territorio fiorentino. Lo dimostrano le parole della segretaria metropolitana del Pd, Monica Marini (nella foto), che entra nel merito della crisi che ha investito la maggioranza campigiana affermando che "l’unica proposta vera per il governo dei territori è l’unità del campo democratico e progressista". Rilanciando poi sul fatto che "il modello campigiano, che vedeva uniti le forze a sinistra del Pd e i 5 Stelle, è palesemente fallito". Un modello che le forze politiche in questione hanno tentato di ‘esportare’ anche altrove (basti pensare a Empoli), ma senza fortuna. "La fuoriuscita prima di Sinistra Italiana e ora del Movimento 5 Stelle - aggiunge Marini - dimostra che i territori si governano condividendo valori e progetti e non costruendo cartelli elettorali contro qualcosa".
E ancora: "Inoltre ci preoccupa questa palese alleanza con Fratelli d’Italia, che rischia di creare un solco profondo per la ricomposizione del campo democratico e progressista. Solo con l’unità del centrosinistra si potrà riconfermare un governo progressista a Campi". Per poi concludere: "Vogliamo comunque riaffermare che il Pd metropolitano è a lavoro e continuerà a lavorare con tutte quelle forze civiche e politiche che si riconoscono nei valori del centrosinistra e di un autentico campo progressista, anche in ottica delle prossime elezioni regionali". Sull’argomento è stato drastico anche il segretario dem campigiano, Lorenzo Galletti: "Quello che è successo è un fatto assurdo e senza precedenti: come potrà affrontare questa maggioranza temi fondamentali come tramvia, piano operativo e ricostruzione post alluvione?".
Pier Francesco Nesti