Marco Risi al cinema Alfieri. L’ultimo film dedicato agli anziani

"Il punto di rugiada" segna il ritorno del regista sul grande schermo "Ci pensavo da 13 anni".

Marco Risi al cinema Alfieri. L’ultimo film dedicato agli anziani

Marco Risi al cinema Alfieri. L’ultimo film dedicato agli anziani

Marco Risi presenta il suo ultimo film "Il punto di rugiada" oggi alle 19 allo Spazio Alfieri. Il regista torna dopo cinque anni al cinema con un nuovo film ambientato in una casa di riposo di lusso. "Il punto di rugiada" è un film sulla vecchiaia, con il quale il regista conferma la sua cifra stilistica per un cinema d’impegno, l’attenzione ai temi sociali e all’attualità più scomoda, iniziata con pellicole come "Mery per sempre" e "Ragazzi fuori" prosegue anche in questo ultimo lavoro, ponendo l’attenzione su chi viene allontanato dalla società e affidato a una casa di riposo. Il cast è composto da grandi attori ed altri emergenti: spiccano Massimo De Francovich (che interpreta il fotografo Dino, nome omaggio al padre del regista), Eros Pagni e Luigi Diberti, mentre i giovani protagonisti sono interpretati da Alessandro Fella e Roberto Gudese.

Nel film Carlo, un ragazzo viziato e sregolato, una notte provoca da ubriaco un grave incidente d’auto per il quale viene condannato a scontare un anno di lavori socialmente utili in una casa di riposo. Insieme a lui a Villa Bianca arriva anche Manuel, un giovane colto a spacciare in flagrante. Luisa, infermiera che lavora da anni nella struttura, guiderà i due ragazzi in un mondo senza età dove condivisione, conforto e accoglienza cambieranno per sempre il loro sguardo sul mondo e sulla vita.

Nelle note di regia Marco Risi racconta come è nato questo film: "Erano circa tredici anni che pensavo a questo film sui vecchi e, nel frattempo, si può dire che lo sono diventato. Ero a Pordenone a un incontro per Fortapàsc quando si avvicina un giovane maestro di scuola che nel frattempo è diventato uno scrittore di successo, Enrico Galiano, e mi parla della sua esperienza di qualche anno prima in una Casa di riposo come alternativa al servizio militare. Quei racconti mi sono rimasti dentro, sentivo che c’era materiale da romanzo come avrebbe detto Balzac ma anche da cinema. Contemporaneamente nasceva l’idea di scrivere un libro che avesse a che fare con mio padre, Forte respiro rapido. Ci misi cinque anni mentre Il punto di rugiada ancora non trovava la sua strada. Alla fine, nel 2019, con Riccardo de Torrebruna e Francesco Frangipane ci siamo chiusi nella casa del Circeo e ne siamo usciti solo con una scaletta finalmente convincente. Fra l’altro sapevo che, negli ultimi anni di vita, mio padre avrebbe voluto fare un film sui vecchi. In realtà su ’La morte di Ivan Il’ič, di Tolstoj’".