FIRENZE
Cronaca

Marasco, segretario Cgil: "Stop al subappalto e cantieri trasparenti". Oggi tutti in piazza

La Cgil chiede trasparenza negli appalti e sicurezza nei cantieri, dopo l'incidente a Firenze. Proposte concrete per evitare subappalti a cascata e garantire formazione adeguata ai lavoratori.

Marasco, segretario Cgil: "Stop al subappalto e cantieri trasparenti". Oggi tutti in piazza

di Lisa Ciardi

"Fermare gli appalti a cascata e applicare il protocollo del ‘cantiere trasparente’, partendo dai lavori per le nuove tramvie e per lo stadio". Sono le richieste della Cgil che oggi (ore 16.30) sarà in piazza, proprio in via Mariti, durante lo sciopero nazionale proclamato insieme alla Uil. Coi segretari generali, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, ci saranno edili e metalmeccanici, ma anche 1000 garofani, 100 caschetti e altrettante tute, tutti di colore bianco. A spiegare il punto di vista e le richieste dei sindacati, il segretario generale di Cgil , Bernardo Marasco.

Che idea vi siete fatti di quanto successo in via Mariti?

"Al di là delle responsabilità, che sono in fase di accertamento, ci sono alcune evidenze. È difficile definire sicuro un cantiere in cui servono fra le 36 e le 48 ore per chiarire l’identità delle vittime e per chi lavorassero".

Da cosa deriva questa situazione?

"È risaputo che, fra i tanti luoghi e ambienti di lavoro, il cantiere sia particolarmente critico. I motivi sono diversi: il personale è vario e si alterna nelle diverse lavorazioni, c’è una maggiore difficoltà a perimetrare e sorvegliare gli spazi, il quadro generale è meno stabile rispetto ad aziende di altro tipo. A questo si aggiungono dinamiche che combattiamo da sempre come i subappalti a cascata senza limiti nel privato e in parte anche nel pubblico, col nuovo codice degli appalti".

In questo contesto, chi controlla che i lavoratori siano formati per svolgere il lavoro bene e in sicurezza?

"Il contratto edile ha regole stringenti, che infatti lo rendono costoso, ma in una dimensione così parcellizzata il controllo è difficile. Il subappalto spinto comincia a essere una forma di deresponsabilizzazione oltre che di risparmio: e sono due termini che non vanno d’accordo con la sicurezza. Per questo serve cambiare metodo. Le soluzioni esistono".

Ci faccia qualche esempio.

"Proprio a è stato lanciato un metodo di monitoraggio puntuale dei cantieri, promosso dalla Cassa edile e previsto nel contratto integrativo territoriale dell’edilizia. Si tratta di un software in grado di registrare le presenze attraverso un’app, anche su telefonino. Se nel cantiere di via Mariti lo avessero usato, con ogni probabilità non avremmo evitato il crollo, ma avremmo almeno saputo con tempestività e precisione quali lavoratori fossero presenti e per quali ditte lavorassero. Chiediamo quindi che lo si usi, come sta avvenendo nella tramvia in costruzione. Vorremmo che fosse applicato a partire dalle nuove tratte tramviarie e dai lavori per lo stadio. Fra l’altro, se il cantiere trasparente fosse applicato, le aziende che lavorano in città sarebbero costrette a iscriversi alla cassa edile , agevolando anche gli altri controlli. Con altrettanta forza chiediamo di evitare il subappalto a cascata nel pubblico e di usare forme di incentivo per frenarlo nel privato".

La tragedia ha rimesso in discussione il futuro urbanistico della zona. cosa ne pensate?

"Da più di un anno organizziamo eventi e convegni per chiedere una più vivibile e più verde. La posizione delle Cgil è nota e resta la stessa. Oggi però la nostra attenzione è tutta alla sicurezza dei lavoratori e a evitare altre tragedie. Oggi chiediamo che si parli di questo".