LISA CIARDI
Cronaca

Manovra fatale alla fermata del bus. Muore travolta dal tir in retromarcia

Susanna Celentano, 63 anni, è stata schiacciata dal mezzo. "Quel punto già segnalato per pericolosità"

Manovra fatale alla fermata del bus. Muore travolta dal tir in retromarcia

Manovra fatale alla fermata del bus. Muore travolta dal tir in retromarcia

Una fermata dell’autobus posta al centro di un grande piazzale, fra camion in sosta e veicoli in movimento. E poi il buio delle 18 di un pomeriggio d’inverno, unito forse a un attimo di distrazione del camionista alla guida del mezzo pesante.

È morta così, mercoledì, Susanna Celentano, 63 anni, di origini napoletane, ma residente a Firenze. La donna lavorava all’interno dello stabilimento Leonardo Spa (ex Finmeccanica) di Campi Bisenzio ed era appena uscita da lavoro: come ogni giorno aspettava l’autobus alla fermata di via Einstein per tornare a casa dopo una giornata in fabbrica. Secondo le prime ricostruzioni del sinistro, effettuate dai carabinieri della stazione di Campi Bisenzio e della compagnia di Signa, la donna è stata investita da un tir, il cui conducente era impegnato in una manovra di retromarcia all’interno del grande piazzale che costeggia la strada.

A causa del violento impatto con il mezzo pesante Susanna sarebbe morta sul colpo, a seguito di un grave trauma toracico. Inutile purtroppo ogni tentativo di soccorso nei suoi confronti da parte del personale inviato sul posto dalla centrale del 118. Ai carabinieri non è rimasto dunque altro da fare che procedere ai rilievi del sinistro e sottoporre il camionista a test alcolemico, risultato comunque negativo. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro e l’autorità giudiziaria ha disposto l’invio della salma al dipartimento di medicina legale dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi. È stata disposta l’autopsia, mentre proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti. La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale. Tanta la rabbia fra amici e colleghi della donna, oltre che fra i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.

"Ancora una vittima della strada che è anche una vittima del lavoro – ha scritto su Facebook un amico della 63enne - . E questa volta è toccato a una ex collega, una donna che ispirava simpatia solo a guardarla. Susanna aveva un’attenzione estrema per la sicurezza sulla strada. Da anni aveva smesso di usare il ciclomotore perché non si sentiva sicura, utilizzava in ogni stagione il giubbottino catarifrangente. Ma non è bastato". "Rivolgo il mio pensiero alla vittima ed esprimo il mio cordoglio alla famiglia in questo momento di dolore" ha detto l’assessore di Campi Bisenzio, Lorenzo Ballerini.

"Una tragedia che ci addolora, siamo davanti ad un’altra vittima del lavoro – ha proseguito il sindaco Andrea Tagliaferri - come amministrazione comunale ci impegneremo per verificare le eventuali misure da attuare per rafforzare la sicurezza stradale e prevenire simili tragedie in futuro. La nostra comunità è unita nel dolore e in occasione dei funerali proclameremo il lutto cittadino, in segno di vicinanza alla famiglia e a tutti i lavoratori e le lavoratrici".