Crisi post covid, ristoratori in piazza con ambulanti e guide turistiche: "Aiutateci"

Firenze, il grido di dolore delle categorie economiche, che si sono trovate davanti a Palazzo Strozzi Sacrati. Diversi i politici presenti

Un momento della manifestazione (New Press Photo)

Un momento della manifestazione (New Press Photo)

Firenze, 5 luglio 2020 - Sono in centinaia e stanno arrivando da tutta la Toscana per l'iniziativa organizzata dai Ristoratori Toscani, insieme a tutte le categorie produttive, tra cui tassisti, guide turistiche, albergatori, ambulanti etc,  in piazza Duomo, davanti Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana, per chiedere alla Giunta di accogliere tutte quelle proposte che proprietari di attività commerciali in queste settimane hanno sottoposto alle istituzioni regionali, per fronteggiare la crisi economica post-pandemia.

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Pasquale Naccari, portavoce del gruppo Ristoratori Toscana, è chiaro: "Servono una proroga della cassa integrazione, contributi a fondo perduto, una creazione del fondo promozione destinazione Toscana e bisogna sospendere il pagamento delle tasse per il 2020". In piazza tanti ristoratori. C'è Alessandro Pagliazzi, titolare del l'Osteria del Calciante: "A poco a poco stiamo ripartendo in piazza del Ciompi ma siamo al 70 per cento in meno di incassi. Qualcosa il Governo lo ha fatto ma serve ancora tanto".

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Da piazza della Repubblica, il salotto dei caffè fiorentini, alcuni dei quali non hanno ancora riaperto, Davide Risoluti è chiaro: "In centro la situazione è disastrosa. Se non arrivano i fiorentini e non tornano i turisti chiudiamo tutti". Secondo un sondaggio svolto tra i membri dell'associazione, l'80 per cento degli iscritti ha riaperto la propria attività ma con pessimi risultati: in media si parla di un taglio del fatturato del 70 per cento. Diversi ristoranti e locali, infatti, hanno deciso di aprire solo nei fine settimana. Tra i problemi maggiori c'è il costo degli affitti, l'accesso al credito da parte delle banche e la cassa integrazione per i dipendenti. Secondo una stima fatta sempre dall'associazione Ristoratori Toscana le attività iscritte, se non cambia niente, si troveranno costrette da qui a marzo 2021 a licenziare il 70 per cento dei collaboratori.

Un momento della manifestazione

"Noi vogliamo evitare tutto questo. Si tratta di numeri spaventosi che coinvolgono persone, famiglie e anni di sacrifici - conclude Naccari -. Le istituzioni devono aiutarci". Diversi gli amministratori locali e i politici in piazza per ascoltare le esigenze dei vari settori che protestano. Sono arrivati l'assessore comunale Federico Gianassi, la candidata alla presidenza della Regione per il centrodestra, Susanna Ceccardi, i consiglieri Marco Stella e Francesco Torselli oltre a Jacopo Cellai e al consigliere regionale Paolo Marcheschi

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