“Mai più 2 novembre 2023”. Alluvione in Toscana, in tanti alla manifestazione a Firenze

Il corteo, partito dalla Motorizzazione Civile, si è diretto verso gli uffici della Regione a Novoli

Firenze, 25 maggio 2024 – In piazza per dire “Mai più 2 novembre 2023”. Un migliaio di persone si sono ritrovate nel giorno della manifestazione post alluvione promossa dal Coordinamento dei comitati dei cittadini (Comitato Alluvionati Campigiani 2023, Comitato via Cetino e via Campanella e Comitato Arca di Noè a cui si è unito anche il Comitato Bagnolo per l’alluvione).

Firenze, la manifestazione dei comitati post alluvione 

Il corteo è partito dalla Piana e si è diretto verso il palazzo della Regione, a Novoli. Passando da via Ebro, via Lucchese, via Pratese, via Baracca e via Baracchini, i manifestanti hanno ribadito la necessità della messa in sicurezza del territorio, con opere di difesa e contenimento delle acque sia a monte che a valle di fiumi e torrenti; contributi dignitosi e necessari per la ricostruzione, la ristrutturazione delle case delle aziende e per tutti i beni mobili andati distrutti con l’alluvione e per le famiglie ancora sfollate e il blocco della cementificazione della Piana con il no alla realizzazione di nuove grandi opere in questa area.

Presenti molti rappresentanti dei comitati, ma anche normali cittadini. Insieme a loro i sindaci di Campi Bisenzio, Andrea Tagliaferri, e di Montemurlo, Simone Calamai. Uno dei referenti del coordinamento degli alluvionati, Luca Ballerini, ha spiegato che "la protesta pacifica e apartitica chiede la sicurezza a monte e a valle del territorio" nel suo bacino idrico e orografico "e di avere i contributi necessari per ricostruire le case e le aziende. Stanno arrivando i soldi della Regione Toscana ma c'è ancora un 30% di famiglie che non ha ancora ricevuto niente. C'è una burocrazia troppo farraginosa".