
Manifattura, l’anima del Chianti. Il 42 % dei lavoratori è nel settore
Ha anche un anima manifatturiera, l’economia del territorio di Barberino Tavarnelle grazie alle aree industriali di Barberino e Sambuca.
Da un’analisi condotta per il Comune di Barberino Tavarnelle dall’economista Stefano Casini Benvenuti emerge come gli addetti al manifatturiero siano il 42,5% di tutti i settori. dato che si rivela essere più del doppio di quello registrato in Toscana la cui percentuale arriva al 18.3% e superiore anche al resto dell’area Chianti dove la percentuale è del 26,9%.
Complessivamente la somma degli addetti a manifatturiero, agricoltura e ristorazione/alloggio rappresenta il 67% degli occupati del territorio mentre il restante trova occupazione nel terziario, nel commercio e in altri settori.
I settori lavorativi più incisivi sono quelli della ristorazione, dell’agroalimentare, legati al confezionamento e alla distribuzione dei prodotti, e della produzione dolciaria. Consistenti anche il comparto della lavorazione del legno e della produzione di cucine e componenti, delle attività di imbottigliamento e commercializzazione di prodotti agricoli tra cui olio e vino. Sono presenti inoltre diverse branche della meccanica, della carpenteria metallica, della fabbricazione di mezzi di trasporto, della costruzione di impianti e macchinari industriali.
La lavorazione della pelle, dell’argento, della produzione di articoli da regalo e la produzione di manufatti per l’edilizia sono altri settori qualificanti dell’area.
Altri dati che superano il quadro toscano sono quelli relativi all’agricoltura (4 %), al commercio (16%), all’alloggio e alla ristorazione (7,4 %). Complessivamente sono 3.460 gli addetti totali dei vari settori del manifatturiero.
Questi dati dimostrano che l’economia del territorio barberinese ha anche un anima manifatturiera, grazie alle aree industriali di Barberino e Sambuca.
Andrea Settefonti