
Sesso (Foto di repertorio Ansa)
Firenze, 15 luglio 2014 - «MAMMA, vieni a vedere: fanno l’amore». Ha sei anni, il piccolo detective, ma l’atteggiamento della coppia avvinghiata dietro un cespuglio dei giardini di piazza Tasso è evidentemente inequivocabile perfino per un bambino. Talmente lampante, che alla mamma basta uno sguardo per chiamare i carabinieri. D’altra parte è domenica, non sono ancora le 21 e in piazza ci sono intere famiglie.
La pattuglia dei militari interviene subito, i carabinieri trovano i due, seminudi, nascosti dietro a un cespuglio poco distante dall’area dove giocano i bambini. Un’aggravante nel caso degli atti osceni in luogo pubblico che è proprio il reato che la coppia di amanti troppo disinibiti si vede contestare poco dopo in caserma.
Disinibiti e incauti e, fra l’altro, senza neanche l’attenuante della giovane età e della scarsa esperienza: lui, nato in Svizzera ma di fatto in Italia senza dimora stabile, ha 49 anni, la compagna è fiorentina e ne ha dieci di meno. Insomma, una coppia navigata ma che, quando la passione chiama, non sa dire di no. Senza guardare troppo per il sottile.
E difatti non c’è neanche il tempo di far seccare l’inchiostro della denuncia che «Romeo e Giulietta» versione hard si fiondano dietro lo stesso cespuglio, metro più metro meno, per un nuovo round sessuale. Ma quando è troppo, è troppo. Nel giro di pochi minuti la coppia si trova accerchiata da un cospicuo numero di passanti e residenti decisi a interrompere l’amplesso. Tanto determinati che l’uomo rimedia qualche calcio, volano epiteti di ogni genere, l’atmosfera si fa pesante, c’è aria di linciaggio. Fortuntamente qualcuno, civilmente, ricontatta l’Arma. La stessa pattuglia prende in carico gli amanti e, forse per le conseguenze dei calci rimediati dall’uomo o più probabilmente per sottrarre la coppia all’ira dei presenti, chiama il 118 e fa portare entrambi a Santa Maria Nuova per accertamenti.
La gazzella segue l’ambulanza ma, arrivati a destinazione, sul momento la coppia sembra sparita. Medici e carabinieri si mettono a cercarla per poi trovarla chiusi in un bagno dell’ospedale. «Aprite e uscite»: all’intimazione dei militari, i due si rivestono e obbediscono. «Scusate, è che ho preso il viagra», si giustificherà poi il 49enne. Insomma, più che la passione, e la paura, poté la pillolina blu.