Telefoni ancora muti, dopo gli allagamenti di novembre, in alcune strade di San Mauro a Signa. Il disservizio riguarda i residenti di via della Balduccia e via Olinto Fedi, e di alcune abitazioni limitrofe. Cornette silenziose da settimane dunque, senza che ci sia una soluzione in tempi brevi. Notevoli i disagi per i residenti e s per le persone più anziane, che considerano il telefono un presidio di sicurezza, oltre ad avere meno dimestichezza con i cellulari. "Abbiamo aspettato settimane senza protestare – spiegano i cittadini di via della Balduccia e via Olinto Fedi – Sapevamo che prima sarebbe stato necessario intervenire nelle zone più colpite e non ci siamo lamentati. Adesso però i tempi sono diventati eccessivi". A preoccupare i residenti, anche le ultime indicazioni ricevute. "Dopo aver contattato i vari centralini di Tim e aver inviato diverse mail di sollecito – spiegano – ci è stato detto che non riavremo la linea prima del 18 gennaio. Considerando che il problema è iniziato lo scorso 2 novembre, quando le piogge e gli allagamenti si sono riversati nella Piana, ci sembra veramente un’attesa sproporzionata. Sappiamo che sono linee in rame, molto vecchie, ma questa non è una scusa: probabilmente andavano cambiate molto tempo prima, senza aspettare che si rompessero del tutto. Oltretutto nella nostra zona stanno operando vari tecnici per posare la fibra e potrebbe forse essere ancora più semplice mandare delle squadre aggiuntive e fare subito tutti gli interventi del caso. Al contrario, gli operai sono stati ancora più pessimisti dei loro colleghi degli uffici, spiegandoci che probabilmente la data del 18 gennaio è troppo ottimistica e che per riavere la linea serviranno tempi ancora più lunghi". Unico dato positivo, gli azzeramenti promessi sulla quota fissa della bolletta. "Da Tim – spiega una residente in via Fedi – ci hanno assicurato che anche le bollette forfettarie verranno annullate. Attendiamo di vedere se effettivamente sarà così. Sono in contatto con almeno altre dieci famiglie nelle stesse condizioni, incluse persone inferme e sole". Alcuni residenti stanno infine valutando di rivolgersi al Difensore civico regionale, anche perché non si tratterebbe della prima volta. "Sono anni che, in caso di maltempo, le linee saltano – spiega uno di loro – ma in passato, almeno, le riparazioni erano state rapide. Questa volta, oltre a un numero maggiore di famiglie coinvolte, ci troviamo di fronte a tempi d’attesa eccessivi".