Maltempo Il Mugello conta i danni "Cerchiamo di riaprire le strade"

Il sindaco Triberti: "Nei prossimi giorni passeremo a mettere in sicurezza i tracciati con degli interventi"

In Alto Mugello si sta continuando a lavorare per ripristinare i collegamenti viari. Ma ci sarà bisogno di tanti soldi. Per questo, lo ha annunciato il presidente Giani, sono attesi gli ispettori governativi che dovranno stimare i danni, per predisporre le schede tecniche e consentire al prossimo Consiglio dei ministri di inserire anche i Comuni della Toscana nella decretazione di urgenza per calamità.

"Oggi – dice Giani – vediamo il danno su una strada e sembra che siano crollati 50 metri, ma in realtà il terreno è talmente smottato che dovremo rifare 500 metri di strada".

Poi, Giani stima l’entità dei danneggiamenti e pensa alle problematiche future. "Nelle montagne - precisa - vi sono stati danni forse peggiori di quelli avvenuti in pianura: sono più di 200 le frane. Ma quantificare i danni non significa solo verificarli, bensì pensare a quanto spenderemo per sanarli e per ridisegnare le strade".

Il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, lo sottolinea: "Intanto si sta procedendo con le riaperture delle strade. Poche ormai sono quelle inaccessibili ai mezzi di soccorso. Poi passeremo a mettere in sicurezza i tracciati con gli interventi che partiranno nei prossimi giorni.

Infine, la ricostruzione vera, per la quale è indispensabile che si sia inseriti nello stato di emergenza nazionale. Perché i costi saranno esorbitanti".

E non c’è solo da rifare le strade: "Stiamo cercando di stimare i danni alle attività produttive, a cominciare dall’agricoltura, e sono spaventosi.

Sono tanti i castagneti colpiti: una perdita impareggiabile per un territorio che ha nella castanicoltura il suo fiore all’occhiello".

Infine, Triberti ha pensato alla ferrovia: "La tratta verso la Romagna deve riaprire al più presto, per noi è vitale".

Paolo Guidotti

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