Malika denuncia i genitori anche per minacce

Il pm ha affidato alla polizia giudiziaria le deleghe per le indagini per questa seconda ipotesi di reato oltre che per violenza privata

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Il diritto di seguire il cuore finisce davanti al magistrato. La battaglia che da 3 mesi porta avanti Malika Chalhy, 22 anni, di Castelfiorentino adesso è un fascicolo giudiziario che cresce di giorno in giorno grazie anche allo scrupolo del pubblico ministero che se ne occupa, Giovanni Solinas.

La storia è nota: i genitori e il fratello l’hanno cacciata da casa quando lei ha fatto coming out con una lettera raccontando di essersi innamorata e fidanzata con una donna. I messaggi vocali che la ragazza ha fatto ascoltare ai carabinieri sono di questo tenore. "Fai schifo. Dì a quella faccia di m… (la compagna) che se la prendo le levo il cuore dal petto" dice la mamma. E ancora: "Ma che vita pensi di andare a fare? A fare la lesbica in giro additata da tutti?".

Questo era successo alcuni mesi fa e la ragazza aveva presentato un esposto denuncia contro i suoi familari. La Procura di Firenze ora ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di violenza privata in base a quanto riferito da Malika che risulta parte offesa.

Ma la vicenda giudiziaria non si è fermata qui. Malika, qualche giorno fa, probabilmente con l’aiuto di un legale, ha depositato in procura una integrazione alla precedente denuncia. Il pm l’ha valutata subito ipotizzando il reato di minacce. Quindi adesso i familiari, se le accuse saranno provate, dovranno rispondere di due reati, la violenza privata e le minacce.

Il pubblico ministero, senza entrare nel merito della vicenda, spiega di aver affidato le deleghe per alcune indagini preliminari alla polizia giudiziaria. Gli investigatori dovranno accertare la veridicità di quanto raccontato in denuncia ed eventualmente completare il quadro con una visione d’insieme. A quel punto il pm deciderà cosa fare. La madre di Malika intanto avrebbe presentato denuncia contro una emittente che avrebbe divulgato l’audio dei suoi messaggi.

Malika, seduta su una panchina, ribadisce: "Amare non è mai uno sbaglio. Solo l’odio è una vergogna".

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