’Non è tempo per Eike Schmidt’ avrebbe cantato Luciano Ligabue. Non lo è almeno (neanche) oggi. Il giorno dell’arrivo in città della premier Giorgia Meloni era stato segnato infatti nel calendario da molti, nella base del centrodestra, come data del possibile annuncio della discesa in campo dell’ex direttore degli Uffizi per la corsa alla poltrona di sindaco.
Salvo sorprese dell’ultim’ora non sarà così. Meloni non annuncerà oggi il nome del candidato e per alcuni potrebbe essere una scelta strategica legata al fatto che l’eventuale candidatura in abito civico dell’attuale direttore di Capodimonte dovrebbe restare, almeno nella forma, quanto più distante possibile dall’investitura di partito. Quindi quando sarà il giorno in cui Schmidt scioglierà la riserva? "Manca poco" continuano a ripetere dagli ambienti del centrodestra sperando, siccome un piano B ad oggi non c’è, che il tedesco dica di sì.
Nel frattempo il Pd, attraverso il parlamentare fiorentino Federico Gianassi, si diverte a punzecchiare. "Oggi no, domani forse, dopodomani vediamo. La vicenda della presunta candidatura per la destra del pendolare Eike Schimdt sta diventando una farsa. E’ una telenovela penosa – le sue parole – “Da mesi la destra e l’ex direttore degli Uffizi decidono di non decidere, ma nel frattempo Schimdt ha incassato dal ministro una bella nomina alla guida di un importantissimo museo nazionale".
Emanuele Baldi