EMANUELE BALDI
Cronaca

L’ultima fermata di Mister Tram. Standing ovation in Consiglio: "Anni duri ma grandi emozioni"

Applausi bipartisan all’intervento di Stefano Giorgetti, per due consiliature a capo della mobilità "Non c’è solo il tram, ma anche la gioia per una persona disabile che ti ringrazia per i parcheggi".

L’ultima fermata di Mister Tram. Standing ovation in Consiglio: "Anni duri ma grandi emozioni"

L’ultima fermata di Mister Tram. Standing ovation in Consiglio: "Anni duri ma grandi emozioni"

"La richiamo io dopo: ora c’è il comitato per l’ordine e la sicurezza perché giovedì gioca la Fiorentina. E poi ci sono anche i Pinguini Tattici Nucleari, pensi un po’...". L’essenza di Stefano Giorgetti, per dieci anni in sella all’assessorato più spigoloso della città, quello al traffico – ieri applaudito in aula anche dalle destre con le quali ha battagliato a una seduta sì e all’altra pure – sta tutta in questo frammento di telefonata. Dai bus da deviare per un tombino saltato alla gestione last minute delle transenne per l’arrivo in città di una band di cui forse ha scoperto l’esistenza giusto ieri.

Un’abnegazione sobria e costante la sua, figlia di una politica garbata. Di altri tempi. La stessa forse di Beppe Matulli, di cui è stato allievo, ’volantinatore’ nella sua sinistra cattolica, e poi erede nella gestione dell’opera chiave del futuro della città, l’amata-odiata tramvia. Mai un passo di lato davanti alle polemiche – dalle multe agli ingorghi – mai una telefonata senza risposta di fronte a una richiesta di dettagli, di tempi, di soluzioni.

Che bell’applauso ieri assessore. Si è commosso?

"Non me l’aspettavo, mi ha fatto molto piacere. Ho voluto fare un brevissimo ringraziamento perché tengo molto ai rapporti umani e istituzionali, ma che si alzassero in piedi... beh, non pensavo".

Cosa le ha dato più soddisfazione in questi anni all’assessorato alla mobilità?

"Vede, le soddisfazioni vengono dalle grandi cose e da quelle più piccole. Certo, fa piacere quando vedi la tramvia che si mette in moto ma anche quando, come successo di recente, un signore è venuto di persona all’assessorato a ringraziarmi".

Racconti

"Da tempo c’erano richieste per posti riservati ai portatori di handicap personalizzati. Io ho fatto in modo di accelerare i tempi con gli uffici e li abbiamo realizzati. L’uomo che è venuto da noi lo ha fatto per dirci che la madre si era commossa dalla felicità".

Un errore che non rifarebbe?

"Negli anni s’imparano tante cose. In un tratto della linea che va a Careggi, vicino a via Vittorio Emanuele, Sirio passa vicino ai palazzi. Premesso che non potevamo fare in altro modo, ho fatto tesoro di quell’esperienza e nel nuovo tragitto che andrà a Bagno a Ripoli abbiamo studiato una soluzione tale per cui il tram dal ponte da Verrazzano in direzione viale Giannotti viaggerà sempre al centro della carreggiata, ben distante dalle case.

Perché, secondo lei la tramvia dopo anni divide ancora?

"Credo che la stragrande maggioranza dei fiorentini sia favorevole e comunque mettere d’accordo tutti è sempre difficile. Prenda piazza San Marco. Per me è più bella adesso, come via Cavour d’altronde, con 1.800 bus che se ne andranno. Ma c’è a chi non piace...".

Progetti per il futuro?

"Non saprei. Io sono qua, resto a disposizione per qualsiasi cosa. Che sia un incarico o anche semplicemente un consiglio per migliorare le cose. Perché per me la politica è questo, stare al servizio della gente".

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