Olga Mugnaini Abbiamo avuto tutta l’estate per stare fuori, all’aperto. Eppure c’è un piacere del tutto particolare nel riabbracciare Firenze nelle notti settembrine. Per riscoprire che è ancora possibile trasformare le piazze in grandi tavolate, come l’altra sera al Cestello per il premio del Torrino. E per ricordare che le città sono prima di tutto comunità, tradizioni, ricordi e progetti. No, la pandemia non ha cambiato i nostri desideri, forse un po’ i comportamenti, ma ha mantenuto intatta la voglia di colori e luci. Come quelli della rificolona, una delle feste più amate, e che nonostante gli anni sembra accendere lo stesso identico brillare negli occhi dei bambini che ieri sera hanno sfilato con le loro fiaccole accese.