Lotta e resistenza in sala. Torna ’ciak sul lavoro’

L’impegno del regista Robert Guédiguian per riflettere sui temi dell’occupazione

Lotta e resistenza in sala. Torna ’ciak sul lavoro’

L’impegno del regista Robert Guédiguian per riflettere sui temi dell’occupazione

Torna ’Ciak sul Lavoro’, rassegna che accende i riflettori sui problemi dell’occupazione e le sue derive fra crisi economica, disagio sociale, precariato e disoccupazione giovanile. Giunta alla 15esima edizione, è organizzata da Filcams Cgil e Associazione Anémic. La rassegna, intitolata ‘Di lotta e resistenza’, è dedicata a Robert Guédiguian, regista militante francese che ha sempre messo al centro del suo cinema il lavoro e le lotte per i diritti ad esso collegati. In programma la proiezione di sei film in versione originale con sottotitoli, dal 16 settembre al 3 ottobre, tra Istituto Francese, cinema La Compagnia e Spazio Alfieri. Si parte, domani alle 21, con la proiezione all’Istituto Francese di ‘A L’Attaque!’ alla presenza di Robert Guédiguian, che sarà presente in sala dialogando con gli spettatori. Parteciperà anche il giorno successivo, sempre alle 21 ma al cinema La Compagnia, alla proiezione di ‘Et La Fête Continue!’. Allo Spazio Alfieri saranno poi proiettati ‘La casa sul mare’ il 23 settembre, ‘Gloria Mundi’ il 26, ‘Marius e Jeannette’ il 30 settembre e ‘Le nevi del Kilimangiaro’ il 3 ottobre. Con i suoi temi e le sue storie dalle molte sfaccettature, il mondo del lavoro ispira il cinema. Partendo da un angolo periferico come l’Estaque, quartiere di Marsiglia, simbolo e palcoscenico di molte delle sue storie, Robert Guédiguian arriva a raccontare un intero universo di valori attraverso il lavoro di regista ma anche di produttore. Le fatiche, le difficoltà, i sacrifici: tutto viene sapientemente raccontato dal regista francese, nei suoi racconti densi di spunti e riflessioni in cui raccorda dramma, commedia e romanticismo. La rassegna si chiude con la proiezione de ‘Le nevi del Kilimangiaro’. Ambientato a l’Estaque, il film conferma la volontà del regista di affrontare un tema sensibile come quello del lavoro che manca, e di denunciarne le responsabilità. Il settore portuale è in crisi, i licenziamenti sono all’ordine del giorno, ma tutto è affidata al caso, e così accade quello che non dovrebbe accadere. Lo sguardo di Guédiguian, più che in altre occasioni, in quest’opera è uno sguardo scopertamente di denuncia, contro lo sfruttamento, uno sguardo critico e affilato, ma mai esasperato o cinico.

Maurizio Costanzo