
Gli ambulanti della Loggia del Grano si sono arresi alla Coin che aprirà un grande negozio il 14 dicembre e non vedeva di buon occhio la presenza dei banchi. Dopo diverse proteste e qualche confronto con il Comune di Firenze, per le otto bancarelle è tempo di trasferirsi entro il 12 dicembre, visto che poi appunto quell’area deve essere libera. Nell’ultimo sit-in gli ambulanti avevano chiesto di trasferirsi in piazza del Mercato Centrale, così da salvare il volume di acquisti. Le altre soluzioni proposte da Palazzo Vecchio - da via Panicale al lungarno della Zecca Vecchia – non erano piaciute perché "si tratta di zone dove la gente transita ma per andare via dal centro, soprattutto lungarno della Zecca Vecchia".
Alla fine solo una bancarella su otto andrà in piazza del Mercato Centrale. Le altre, come da provvedimento dirigenziale che tuttavia parla di "spostamento temporaneo" (e dunque sono da chiarire le modalità), andranno in via dell’Ariento (una bancarella), via Panicale (quattro) e lungarno della Zecca Vecchia (tre). Una decisione che ha ulteriormente acceso gli animi: "Noi abbiamo messo tutto in mano all’ufficio legale – ha detto Vittorio Pasqua, presidente Ana-Ugl, il sindacato degli ambulanti della Toscana -. Secondo noi c’è un vizio di forma, non è stata fatta correttamente la graduatoria di assegnazione dei posti. E poi non c’è stato un vero e proprio incontro dove sono state comunicate le scelte: non ci hanno ascoltato, hanno deciso da soli. Avrei voluto confrontarmi con l’assessore Giovanni Bettarini ma, ripeto, hanno deciso da soli, non sono state chiamate tutte le otto bancarelle".
Gli ambulanti sono arrabbiati, anche perché a detta loro c’è un altro aspetto da considerare e tutt’altro che marginale: "E’ stato deciso il trasloco per il 12 dicembre, quello è il termine ultimo e lo si legge anche negli atti di Palazzo Vecchio – ha spiegato Pasqua -. Oggi siamo all’8 dicembre, siamo nel bel mezzo di un ponte turistico importante, dove di solito facciamo tanti incassi. Ebbene, qualcuno di noi è già stato mandato via. Se lei passa dalla Loggia del Grano vedrà che molte bancarelle non ci sono più. E il vero problema è che questi commercianti non sono stati subito trasferiti nella nuova posizione, che oltretutto non è gradita. Sono stati messi in stand by in attesa del trasferimento. A noi però chi ridà i soldi dell’incasso di questo ponte turistico? Già siamo in difficoltà, se poi si fanno queste cose diventa dura sopravvivere".
Sulla decisione legata alla posizione (Palazzo Vecchio considera tutti i posti, eccetto lungarno della Zecca Vecchia, all’interno del ‘raggruppamento San Lorenzo’) c’è scontentezza: "Un conto è piazza del Mercato Centrale, un altro via Panicale – ha concluso Pasqua -. Il giro d’affari è diverso. Senza considerare lungarno della Zecca Vecchia, che è davvero penalizzante. In molti mi hanno detto: io prendevo 100 euro al giorno, con questo trasferimento rischio di prenderne 10. Significa chiusura tra due mesi, non si può essere felici".
Niccolò Gramigni