Firenze, The Lodge costretto a chiudere un mese prima: 45 dipendenti a casa

Ricorso al Tar dopo l’ordinanza del comune: stop alla musica, sì al ristorante. Ma i gestori staccano la spina un mese prima: "Così attività snaturata"

Lo staff del The Lodge

Lo staff del The Lodge

Firenze, 17 settembre 2022 - Spegne gli interruttori con un mese di anticipo il The Lodge club, il locale di viale Giuseppe Poggi, al centro di un provvedimento di chiusura del Comune "per troppo rumore". Ordinanza, firmata dal vicesindaco, che i gestori non hanno condiviso nelle motivazioni e nelle modalità applicative e che hanno quindi contestato.

A seguito del ricorso presentato, il Tar ha dato, in via provvisoria, la possibilità di proseguire la sola attività di ristorazione senza intrattenimento musicale. Il The Lodge, lo spazio nato sulle ceneri del piccolo chalet ottocentesco per oltre 20 anni in totale stato di abbandono, si sviluppa su un format ristorante con intrattenimento musicale.

"E’ stata una decisione sofferta - sottolineano dall’azienda - Purtroppo non avevamo altra scelta, in attesa della pronuncia, che non è ancora arrivata, sulla nuova valutazione di impatto acustico presentata agli uffici dell’ambiente, abbiamo avuto un crollo delle prenotazioni e quasi tutti gli eventi che avevamo in programma sono stati annullati per mancanza di intrattenimento musicale, ci abbiamo provato, ma le uscite superavano di gran lunga le entrate".

L’azienda è stata costretta a chiudere e a mandare a casa 45 dipendenti. "Abbiamo avuto la prova che non è sostenibile rimanere aperti senza rispettare l’identità conosciuta ed apprezzata dalla nostra clientela - aggiungono -, ci dispiace per i nostri dipendenti e per tutto l’indotto: dai fornitori ai tassisti, agli albergatori, agli steward e a tutte le persone che ci hanno apprezzato. E soprattutto ci dispiace per i nostri clienti, persone che vanno dai 25 ai 70 anni, sia fiorentini che turisti". Un danno che, per l’azienda, si traduce in circa 400mila euro di mancanti incassi dovuti allo stop anticipato.

Un’ordinanza di chiusura che proprio non si spiegano i gestori i quali, oltre ai 2 milioni e 300mila euro iniziali investiti su un bene pubblico, buona parte dei quali impiegati per consolidare il terreno franoso della collina e restaurare il bastione dell’antica carbonaia medicea, hanno sostenuto una ulteriore spesa di decine di migliaia di euro proprio per rinnovare l’impianto audio installato e tarato direttamente dagli ingegneri di Bose Europa. La spesa è servita anche per installare ulteriori barriere antirumore. The Lodge, in due anni di attività, non ha mai avuto nessun tipo di problema di ordine pubblico e di sicurezza. Tra l’altro, concludono "da quando ci hanno chiuso, al locale continuano ad arrivare telefonate di alcuni residenti che si lamentano del rumore notturno. Ma, allora, è evidente che questi rumori non dipendono da noi".

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